lunedì 2 dicembre 2013

Solstizio d'Inverno: accogliere il nuovo Sole all'insegna della Passione

Ieri sera ho concluso il seminario romano di SessualMente 2.0. Purtroppo alcuni sono rimasti fuori perché avevamo raggiunto il numero, così ho deciso di fissare una nuova data romana per il 21/22 dicembre, così da celebrare nella Passione la nascita del Nuovo Sole
Ogni volta le esperienze vissute e le persone incontrate rinforzano la mia passione nel fornire strumenti di consapevolezza che passano anche attraverso il mio corpo. Infatti il feedback che maggiormente mi entusiasma deriva dallo stupore e, insieme riconoscimento, del mio modo particolare di innescare consapevolezze ed esperienze sacrali mettendo me stessa in gioco in prima persona, anche fisicamente, nelle esperienze che propongo. Il numero chiuso e ristretto nasce proprio dall'esigenza di garantire uno spazio intimo e protetto ai e alle partecipanti...

venerdì 29 novembre 2013

Come vivere l'orgasmo consapevolmente



La sessualità è una dimensione dell’essere che coinvolge tutto il corpo, non solo gli organi genitali; anche per questo, il blocco dell’energia sessuale provoca problemi e disagi che possono manifestarsi in molti modi e direzioni.

Il corpo si autorigenerebbe sempre e naturalmente, se non subisse continue interferenze dei pensieri  della mente (senso di inadeguatezza, paura del giudizio, sensi di colpa, etc.) , che spesso bloccano il naturale fluire della vita.

Un principio della fisica è che l’energia non si distrugge, ma si trasforma. Pertanto, quando l’energia sessuale non viene espressa in modo spontaneo e naturale, trova altre strade che creano squilibri psico-fisici.

L’esperienza orgasmica, ci dà la possibilità di incontrare realmente noi stessi, partendo dalla nostra fisicità e attraverso il partner.Trasmettere quanto ampie siano le implicazioni di una vita sessuale soddisfacente è l'obiettivo del seminario SessualMente 2.0 e per affacciarsi a questa totalità è necessario pulire e decondizionare la nostra visione della sessualità.

Sapete ad esempio che è possibile vivere due tipi di orgasmo, ugualmente sperimentabili sia dal maschio che dalla femmina? Mi riferisco all’esperienza orgasmica globale che coinvolge tutto il nostro essere, combinando sensazioni, emozioni, azioni e vibrazioni energetiche consapevoli (si può vivere un'esperienza orgasmica totale senza eiaculazione); e l’orgasmo parziale che è limitato all’area genitale ed è quello che in genere si sperimenta con l’automasturbazione o a volte anche attraverso un partner sessuale, quando il coinvolgimento non è totale o è comunque controllato dalla mente razionale. Durante l’esperienza orgasmica globale, tutto il corpo vibra perché è attraversato da scariche e flussi di energia. Infatti, quando abbandoniamo il controllo, entriamo in contatto con una frequenza elevata di energia. E questo è possibile se ci fidiamo ed affidiamo alle sensazioni del nostro corpo e della persona con cui interagiamo. Annullando le difese per qualche momento, magicamente si aprono i nostri confini che creano un’unica sintonia di vibrazioni, come un cocktail di percezioni e sensazioni non chiaramente definibili, ma che sono frutto della combinazione energetica e sensoriale di entrambi i partner. L’unione col partner a quel punto non sarà solo genitale, ma anche energetica, emozionale e spirituale.

lunedì 25 novembre 2013

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne



Nel 1999 l’Onu ha istituito la Giornata mondiale per dire basta alla violenza sulle donne. Da allora si è data voce in maniera più forte ai migliaia di casi di donne maltrattate, picchiate e uccise. Questa “guerra” di genere non accenna a ridursi. In Italia, tra il 2000 e il 2012, sono state uccise oltre 2.200 donne, di queste il 75% è morto nell'ambito familiare o di relazioni affettive.
In realtà questa giornata dovrebbe vedere protagonisti gli uomini, più che le donne. Gli uomini che non vogliono identificarsi come carnefici di questa assurda battaglia verso una parte del genere umano. In quest'ottica è nato il blog Noino, al quale merita aderire. Le nostre relazioni sono lo specchio di chi siamo realmente.

Se vuoi libertà per te stesso devi permettere ad altri di vivere la stessa condizione perché questa è la vera sola libertà. Solo chi è libero e vivo per se stesso può creare una relazione parentale, amicale, sentimentale realmente viva. La libertà è la più alta qualità dell’amore. Se non c’è libertà, non c’è dignità. Se vuoi controllare gli altri vivi un’illusione di relazione. Gli altri si nasconderanno a te e questo ti impedirà anche di essere amato. E il passaggio verso l’ostilità nei confronti di coloro che non puoi controllare o che non sono come vuoi tu è veramente breve…

venerdì 22 novembre 2013

Sesso e Passione al di là di paure e vergogne



Vivere pienamente, felicemente e con soddisfazione la sessualità sembra un problema per molti, come lo é stato per me nella prima parte della mia vita.
Alcuni lettori del mio blog si sono "spaventati" leggendo la descrizione di SessualMente 2.0, e questo mi colpisce perché generalmente l'idea di partecipare a esperienze in cui si soffre, si piange, si tirano fuori emozioni di rabbia PIACE a molti mentre esprimersi attraverso la sessualità ed il principio del piacere crea molte difficoltà e fa ancora tanta, troppa paura...

Liberarsi della paura e della vergogna connessa al nudo sembra estremamente difficile, riconoscersi il diritto di dare e ricevere piacere in ogni ambito della propria esistenza cozza contro una cultura patriarcale che esalta la sofferenza come bene supremo, come modo per espiare colpe e guadagnarsi “la vita eterna”...

Proprio per questo, come ricercatrice, psicoterapeuta e terapeuta considero essenziale il recupero di una sessualità armoniosa e felice e del rapporto col piacere nella sua globalità. Quante persone sono rassegnate a non vivere l'orgasmo, a essere ottenebrate dalla gelosia nelle relazioni, ad "accontentarsi"... Del resto, é quello che ho fatto io per anni, figlia della cultura cattolica in cui sono cresciuta.

E allora, trasmettere strumenti che permettono alle persone di fare un passo verso la propria pienezza e passione é diventato uno degli obiettivi della mia vita.


E’ in questa cornice che ho creato SessualMente 2.0 e ho scritto i primi ebook sulla sessualità, SessualMente e Risveglia il Piacere.
Nelle culture matriarcali esiste la figura dell’energizzatore/trice, che usa sessualità e passione per innescare processi di autoguarigione e crescita per sè e intorno a sè...

Se ti riconosci in qualcuna delle cose che ho scritto, magari ci incontreremo in una delle prossime esperienze...


giovedì 21 novembre 2013

Famiglie gay: rifiuto ottuso e paura dei tempi che cambiano



Qualche settimana fa nella biglietteria di un museo di Volterra, una coppia americana omosessuale con figlio ha chiesto di acquistare un "biglietto family" e si è sentita rispondere dall'impiegata che le famiglie sono solo quelle costituite da uomo e donna, dopodichè ha sgarbatamente girato le spalle ai tre turisti rimasti senza parole che, a quel punto, hanno deciso di andarsene. 
Al di là di tutte le implicazioni psicologiche, familiari e sociali che questo tipo di esperienza familiare può comportare, il giudizio scandalizzato di una persona che lavora in un’istituzione continuamente a contatto con turisti anche stranieri non deve poter esistere.
In Italia la legge, è vero, non permette agli omosessuali di sposarsi né di generare bambini con fecondazione assistita o di adottarli, ma in altri Stati invece è consentito. Quindi, avrebbe potuto avere un senso spiegare ai turisti che la legge italiana non prevede ancora le “famiglie speciali”. Non ha senso, invece giudicare negativamente visioni diverse del mondo e delle relazioni sociali. Il cosiddetto “diverso”, soprattutto dal punto di vista sessuale, fa paura, scandalizza, autorizza giudizi negativi che alimentano sensi di colpa.  
Caro “diverso”, quando accetti la tua sessualità come onorabile, puoi sperimentarti sempre come completo e autentico (sto usando solo il genere maschile per semplificare il mio scrivere...), al di là di giudizi, sensi di colpa, etichettamenti e condizionamenti sociali.

sabato 9 novembre 2013

Sciamanesimo: al di là della religione



Ieri, nel corso di un’intervista, mi è stato chiesto se lo sciamanesimo fosse una religione …
Grazie a quella domanda, oggi scrivo questo post per chiarire che lo sciamanesimo non è affatto una religione. Direi anzi che le religioni sono nate quando e nei luoghi di questo pianeta in cui l’essere umano si è tirato fuori dalla rete di scambio ed interazione con il resto degli esseri viventi e della Natura e ha iniziato a costruire un sistema di credenze a cui aderire fideisticamente.
Nello sciamanesimo non ha senso avere fede. Ha senso sapere che la Natura e gli altri esseri  viventi parlano un linguaggio a cui ci si può collegare, come parte di un’unica manifestazione “divina”. Non c’è da crederci, ma solo da agire e sperimentare questo. Non ho mai incontrato uno sciamano che mi abbia detto di credere in un dio, piuttosto ha affermato di sapere che esiste il divino in ogni cosa animata ed inanimata perché quando ti sintonizzi con quella realtà accadono delle cose, si vivono cambiamenti, si entra semplicemente in quella rete di connessione che si esprime con coincidenze mai casuali.
Quando ad esempio uso lo strumento Caccia all’anima per guarire un trauma che una persona ha vissuto, non ho da credere che accadrà qualcosa di “magico”, ma verifico semplicemente che accadono delle trasformazioni di cui è consapevole anche la persona che ha ricevuto questa esperienza.
Quando, durante una Trance dance, danzo un animale, non credo di essere quell’animale, semplicemente stabilisco una connessione profonda che va al di là della mente, per cui divento quell’animale e la mente non può che osservare il corpo che, quando lo lasciamo fare, semplicemente sa.