Poco tempo fa ho letto questa scritta a
caratteri cubitali fuori da un santuario cattolico: “Signore ti ringrazio perché mi hai dato un cuore per amare e un corpo per soffrire”…
Perché la cito? Perché la Vita reale funziona esattamente all’opposto… Riformulo la frase così: “sono riconoscente per avere un cuore per amare e un corpo per gioire del piacere della vita”.
Per “piacere” intendo quell’energia leggera ed esaltante che fa sentire vivi, in movimento, fa eccitare i sensi, aperti ad incontrare il mondo dentro e fuori di noi. E l’eccitazione sessuale è un aspetto del piacere. Negare tutto questo, vuol dire negare la bellezza e la preziosità della vita.
Allora partiamo dal riscoprire la bellezza e la vitalità dell’energia orgasmica femminile!
Come posso amare mentre sono contenta di soffrire e cerco la sofferenza del corpo? Dunque le cellule del mio corpo non meritano il mio amore? In effetti quando questo accade è lì che attecchisce il seme della malattia. Non vi pare una visione “contronatura”?
Tutta questa stortura mi fa pensare alla frase biblica rivolta alla donna “partorirai con dolore”, anatema lanciato per collegare ad hoc la gioia di una nascita col dolore fisico, così da far dimenticare definitivamente il piacere fisico che ha portato alla procreazione. E per creare e far nascere una nuova vita, due esseri un giorno hanno dovuto godere col corpo…Almeno uno dei due partner ha sperimentato il piacere orgasmico!
Ti aspetto al seminario intensivo che terrò l’11 Marzo vicino a Roma.
Per informazioni scrivete a segreteria@sciamanesimo.eu