In Cina sta
esplodendo il mercato del robot femmina, che può essere ordinato anche su
misura, per compensare la mancanza di donne umane con cui interagire
sessualmente… e non solo.
Il mercato sta
proponendo la bambola come surrogato dell’interazione umana che scarseggia.
In particolare
per i cinesi, mi sembra la beffa dopo centinaia di anni passati a selezionare la
popolazione, a favore delle nascite maschili. Adesso, il danno conseguente è la
scarsità di “materiale umano femminile” con cui fare sesso, conversare, gestire
le “faccende domestiche”, insomma avere una vita di relazione.
La risposta del business
non si è fatta attendere, ovviamente, ed ecco che compare una imitatrice di
corpo, emozioni ed intelligenza umana per compensare la solitudine dell’essere
umano.
Quando ho letto
questa notizia non sapevo se ridere o inorridire.
Nell’era dell’automatizzazione,
dell’automatico, dell'automa superspecializzato, dell’outing, o semplicemente dell’out, è sempre meno l’attenzione
a ciò che c’è dentro di noi, anzi di loro (non mi sento di appartenere all’"era
dell’inconsapevolezza" che vive di vita propria), mentre acquista sempre più valore ciò che c'è fuori, l'immagine esterna, con tutto quello che ne consegue.
Come creatrice dell'esperienza SessualMente, inorridisco. Perchè SessualMente propone strumenti di liberazione della sessualità dalla morsa della mente ordinaria e automatica che impedisce la manifestazione della dimensione cosciente.
Se mi metto nei
panni di chi si fa guidare sempre dalla sola mente ordinaria e di coloro che ne
sfruttano le grandi potenzialità di guadagno e controllo, capisco perfettamente
l’uso di una bambola umanizzata per esprimere il proprio piacere sessuale, il
desiderio di manifestare emozioni, l’eccitazione di toccare un corpo dalle
sembianze umane, fingere di interagire con una imitazione della realtà.
Se però entro
nella dimensione in cui l’azione consapevole, sottratta dunque al controllo
inconscio e automatico, può essere la linea guida di esseri senzienti, allora mi dico: meglio
masturbarsi in modo consapevole, che fare sesso in modo automatico con un
oggetto di plastica senza cuore.