Oggi si scrive e si discute molto
apertamente di questioni inerenti alla vita sessuale dell’individuo, ma, esiste
ancora tanta disinformazione in merito.
Questo è uno dei motivi per cui insisto nel proporre esperienze come SessualMente 2.0 e gli Eventi Speciali di SessualMente aperti a tutti, come il prossimo che terrò sabato 18 Giugno.
Nel campo della sfera sessuale, la
disinformazione spesso è una conseguenza, più o meno diretta, del senso del
pudore e del senso di colpa che ancora accompagna la vita di molte persone che
pur si ritengono “libere”.
Sentimenti come senso di colpa -la
cui conseguenza è la rabbia- il pudore e la vergogna creano blocchi nel fluire
della nostra energia vitale.
Qual è la causa? l’atavico
condizionamento socio culturale che identifica da secoli il sesso con senso di
“sporco”, devianze, violenze e dominanze sessuali.
Vivere la propria sessualità
liberamente, non vuol dire darsi il permesso di nuocere a se stessi (ad
esempio, alimentare i sensi di colpa crea ferite nel corpo, nella mente e
nell’anima) o alle persone con cui si creano relazioni. Vuol dire, invece, ascoltare
e seguire il fluire naturale della propria energia passionale che è
naturalmente creatrice piuttosto che distruttrice. A tal proposito vi suggerisco di leggere anche quest'altro mio post.
Ascoltare il proprio piacere e
sentirsi attratti dal piacere che è possibile generare su altre persone è una
molla di attrazione naturale e ci accomuna con altri esseri viventi. Ad
esempio, anche accarezzare il pelo di un gatto in genere è reciprocamente
piacevole…
La dimensione della sessualità è una
componente fondamentale del benessere ed equilibrio psico-fisico di una persona.
E quando non viene espressa con naturalezza e leggerezza possono sorgere
problemi emozionali, relazionali e a volte anche nel corpo.
Minimizzarne l’importanza può
derivare dall’averne paura.
Le paure o le difficoltà che ci
sembrano insormontabili costituiscono importanti segnali di allarme che ci indicano proprio la
direzione della strada da percorrere per dissolverle.
Così come una paura può diventare un
condizionamento limitante in un istante, allo stesso modo tale condizionamento
può scomparire, insieme alla paura ci si dà il permesso di aprirsi a nuovi
apprendimenti.
Se, ad esempio, camminando una volta
nel bordo di un dirupo abbiamo avuto paura di cadere a causa di un terreno
franoso, ciò non vuol dire che, in esperienze successive simili ma non identiche
la paura di cadere giù sarà motivata realmente.
Risvegliare in
modo consapevole la naturalezza della dimensione sessuale è un “compito”
evolutivo indispensabile per chi sceglie di vivere pienamente un’esistenza
piacevole, senza identificarsi nelle situazioni di dolore che la vita
quotidiana può farci affrontare.
Quando ci si identifica con qualcosa
o qualcuno, non lo si percepisce più. Manca la distanza minima necessaria che
permette di recuperare lucidità e agire di conseguenza. Non c’è più la lucidità
di distinguere “Io e il dolore” o “Io e il piacere” o ancora “Io e gli altri”,
ma facciamo un unico “pasticcio” che, per quanto appetitoso, non permette più
di sentire ed apprezzare i singoli sapori!
Ci conviene risvegliare
quell’ascolto consapevole e intuitivo che ci permette di andare “verso” o anche
“contro” se serve, non perdendo di vista la domanda “cosa è oggettivamente bene
per me?”.
Vi aspetto tutte e tutti online sabato 18 Giugno dalle 9:30 alle 13:30 per l'Evento Speciale di SessualMente!