sabato 18 giugno 2011

PERCHE' FARE LA ONE EXPERIENCE


Ancora una volta quest'anno si avvicina la One Experience©, dall'8 al 17 luglio. Visto che molte persone mi stanno chiedendo informazioni in merito, ho pensato di riproporvi un articolo di Giancarlo Tarozzi, che insieme al principale ideatore della One, Frank Natale, ha tradotto e localizzato la One Experience© per il'Italia, per rispondere indirettamente a molte delle vostre domande... E, se deciderete di farla, vi aspetto l'8 luglio... io ci sarò!

PERCHÉ FARE LA ONE EXPERIENCE©?

di Giancarlo Tarozzi

Era il 1997 quando per la prima volta ho sentito parlare di questa esperienza straordinaria che Frank Natale conduceva anche in Italia. L'ho vissuta da allievo e per me è stata illuminante. Malgrado avessi già sperimentato svariati tipi strumenti di crescita (da percorsi iniziatici, allo sciamanesimo all'esoterismo, per citarne alcuni), la One Experience© ha segnato un passaggio di coscienza, mi ha permesso di entrare in un'ottava diversa della spirale della mia vita.

Il cambiamento è stata ed è tutt'ora la molla e la sfida quotidiana che mi tiene sveglio e la One Experience© è uno strumento molto prezioso anche per questo.

Cos'è la One Experience©? è nata negli Stati Uniti nei primi anni ’70 dal lavoro di un team di ricercatori coordinato da Frank Natale.

I temi fondamentali con cui ogni partecipante è invitato a confrontarsi nell’ambito del training riguardano la vita; la morte (fisica, di parti di sé che non sono più idonee e/o di ruoli); le relazioni con genitori, figli, partner; la paura; le convinzioni; i blocchi emozionali; la sessualità; i condizionamenti del passato; etc. Si ha cioè l'opportunità di ripulire ogni area della propria vita da traumi e condizionamenti, che si tratti di salute, di relazione con i soldi e con i beni materiali, con il sesso e la sessualità, la paura... I temi del training sono uno specchio riflesso di quelli proposti dalla vita nella società contemporanea.

Essa costituisce una opportunità concreta per trasformare il desiderio di essere leader nella capacità reale di sentire ed esprimere profondamente il proprio potere personale, inteso non come potere sugli altri, ma come la capacità di autorealizzarsi nel rispetto di tutto ciò con cui si entra in relazione, partendo dalla consapevolezza di se stessi e dell’ambiente circostante.

Per fare ciò la One Experience©, nei primi tre giorni, fornisce ad ogni partecipante l’opportunità di esaminare e ripulire nei dettagli ogni area della propria vita. I successivi tre giorni sono incentrati sul lasciare andare vecchi punti di vista, opinioni, credenze che non esprimono più ciò che si è nel presente, né quello che si vuole essere nel futuro; lasciare andare emozioni rimaste bloccate nella struttura fisico-energetica. Gli ultimi tre giorni sono dedicati a “coagulare”, come avviene in un processo alchemico, quanto è rimasto dalla fase di “dissoluzione” e di pulizia interiore, consapevolizzando le informazioni su se stessi partendo da un punto di vista completamente nuovo che non è più indotto dall’esterno ma parte dal proprio sentire.

In questa fase si fa anche esperienza concreta di come sia possibile trascendere i limiti del corpo rimanendo in contatto con la parte coscienziale, che è intangibile e supera ogni condizionamento. Ciò rappresenta anche una grossa spinta per accrescere la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Nella One Experience© si utilizzano molte tecniche diverse, tra le quali alcune provengono dalla psicologia contemporanea: visualizzazioni guidate, psicodrammi, bonding, trance dance, tecniche di incontro/confronto che derivano dagli approcci psicoterapeutici di Carl Rogers e Fritz Perls, tecniche che derivano dall’approccio transpersonale di Abraham Maslow.

Secondo gli ideatori della One Experience© la capacità soggettiva di produrre (idee, relazioni, ecc.) non è affatto in contraddizione con il raggiungimento di un equilibrio interiore, con il perseguire la propria crescita e con l’acquisire maggiore consapevolezza di se stessi e delle relazioni con l’ambiente esterno. Al contrario, riducendo le interferenze dei “problemi”, delle sofferenze, si ottiene una lucidità percettiva ed operativa decisamente maggiore.

Scegliere di partecipare alla One Experience© significa in definitiva voler dare una svolta significativa alla propria esistenza, mettendo da parte tutti quei “dover essere” che condizionano ogni attimo della nostra vita, per lasciare spazio, in piena libertà, alla consapevolezza ed alla espressione della propria vitalità, passione e creatività.

Uno degli elementi fondamentali che permette di trasformare profondamente la propria vita è il fatto che, nel corso del training, i partecipanti si sono ritrovati a vivere in uno spazio protetto, nel quale poter prendere in considerazione serenamente la loro vita, per avere così l'opportunità di affrontarla senza giudicarla.

Tutto questo è reso possibile dalla continua condizione di consapevolezza del tempo presente, alla quale si è ricondotti nel corso del training, ed è proprio questo a permettere in soli 9 giorni una trasformazione così profonda dell'atteggiamento nei confronti della propria vita.

La consapevolezza, però, non è un'esperienza da assaporare per qualche breve momento: trasportarla al di fuori della One Experience©, diventa un modo diverso di vivere, da protagonisti e non da vittime nella vita di tutti i giorni.

venerdì 17 giugno 2011

IDIOZIE DEL PATRIARCATO: DONNE, CINA, ARABIA E A-RABBIA ALLA ROMANA...



Secondo voi il mondo femminile sprecherebbe risorse ed energie per decimare la popolazione maschile, come sta avvenendo al contrario in varie parti di questo pianeta e da tanto tempo?

Sarò di parte, ma non credo proprio che accadrebbe.

Per lo spiccato "istinto" di autoconservazione della specie grazie alla sua capacità di generare vita direttamente?

Perchè molto meno interessato ai conflitti, alle lotte, alle guerre, alla conquista?

Perchè più intelligente e lungimirante (non me ne vogliano tutti i maschi che sentono di non appartenere a queste categorie e so che sono in molti, ma evidentemente non sono la maggioranza...).


Tutti noi,
maschi e femmine, viviamo in equilibrio interiormente solo quando le nostre parti maschili e femminili lo sono. La tendenza attuale a ridurre la presenza persone di sesso femminile in questo pianeta esprime uno degli autogol più clamorosi per il genere umano a cui stiamo assistendo, con il beneplacido di tutti quei paesi e stati che si dicono progressisti e/o laici.

Si tratta di una di quelle forme di cecità e idiozia umana che ci porterà dritti dritti all'estinzione, senza neanche "passare dal Via", come nel Monopoli.


Senza fare un trattato sui perchè di questa idiota tendenza (religioni patriarcali, condizionamenti atavici, paura del più forte, sete del potere esteriore, paura dell'energia sessuale creatrice e fonte di ispirazione diretta per il femminile, etc. etc.), mi limito a trascrivere dati pubblicati in questi giorni circa questo "gendercidio", ossia la tendenza all'eliminazione di un genere sessuale: quello femminile.

In Cina, entro il 2020 un maschio su cinque non potrà accoppiarsi per mancanza di potenziali partners femmine. A Singapore, che attualmente è in crescita esponenziale, nasce un numero di maschi molto più alto delle femmine e la sproporzione non può essere spiegata naturalmente. Nell'Asia sud-orientale l'aborto selettivo delle femmine è una pratica molto comune (nascere femmine nelle famiglie induiste ad esempio vuol dire essere un peso e fonte di perdite economiche visto che sarà nutrita e cresciuta solo per destinarla alla famiglia del futuro sposo).
In Afghanistan circa il 70% delle donne è costretta a matrimoni combinati.

In Arabia Saudita le donne non possono guidare per legge, non possono viaggiare e altre idiozie, non perchè lo Stato ha a cuore la loro incolumità, ma perchè la donna è un essere inferiore.

In Congo si stimano circa 1150 stupri al giorno.
In Somalia circa il 95% della popolazione femminile subisce mutilazioni genitali.
In Pakistan si registrano oltre mille delitti d'onore all'anno.

E chissà in quanti altri luoghi del pianeta accadono cose simili e continuare con la lista dell'ignoranza umana.


Interessante osservare certe proporzioni: diminuiscono le donne ed il loro potere di incidere sulla realtà e aumentano guerre e violenze: ad esempio, in città come Pechino negli venti anni la delinquenza e l'aggressività "mascolina" è raddoppiata.


Allora che fare?
chiediamoci tutti, mashi e femmine se vogliamo ancora vivere su questo pianeta e come ci vogliamo vivere, come ci conviene agire per non estinguerci?
Dal canto mio insegno, informo, medito, diffondo e insinuo la pulce del risveglio ogni volta che posso, insieme a tanti altri che condividono questo intento.
Ogni giorno mi propongo di aumentare i miei momenti di consapevolezza per combattere il mio sonno e non dimentico che intorno a me esiste una rete di sostegno fatta di esseri umani maschi e femmine, ugualmente indispensabili perchè diversi, di esseri viventi di tutte le forme e le specie, che contribuiscono al mio vivere pienamente, qui e ora.

... e tornando alla pulce del risveglio, come mi piacerebbe grattarmi insieme a tutti voi!