La "trasgressione" come provocazione è un
linguaggio attuale, spesso usato per attirare attenzione per notorietà o per
vendere un prodotto.
L'azione provocatoria attraverso il mio calendario del 2018, lo trovate qui http://www.mediafire.com/file/imh3x3rxp7wiq8a/Calendario%202018.rar vuole essere un invito a considerare OGNI parte del corpo
femminile come sacra, e parte del Tutto e considerare l'eccitazione che può
generare come parte del mio ruolo di Energizzatrice, ossia colei/colui che dalle
antiche culture matriarcali utilizza l'eccitazione sessuale per innescare processi
di crescita e guarigione, attraverso il risveglio e l'uso consapevole dell’energia primordiale.
Con questo calendario, mostrando letteralmente ogni millimetro della
superficie del mio corpo, voglio anche esprimere simbolicamente di non aver più
nulla da nascondere, di essere coinvolta totalmente nelle mie scelte di vita. Per
questo ho deciso di inviarlo anche ad amici, conoscenti e parenti, come parte
di una scelta di campo definitiva e totale in direzione della libertà e della
sacralità della Passione.
Vergognarsi di qualcosa o nascondersi fa proprio il
gioco di quelle culture patriarcali che ammalano il mondo con la colpa, il
peccato, la sofferenza come valore positivo... Ora mi sento completamente nuda,
nel corpo e nelle mie scelte, senza barriere tra me e la realtà che mi circonda,
senza timori di giudizi che limitano la manifestazione di ciò che sono...
Tra l'altro, le foto del calendario non sono state scattate in previsione di una loro pubblicazione, ma testimoniano vari momenti della mia vita, in viaggio, in cui attraverso il corpo esprimo il mio star bene con me stessa. E questo è uno dei messaggi che diffondo sempre nel corso di conferenze o durante i seminari come SessualMente.
Star bene col tuo corpo e con la tua anima e nutrire stati d'animo coerenti con la bellezza del tuo cuore, è l'antidoto principale per garantirti una vita lunga, piacevole e in salute! E affrontare eventuali sofferenze e disagi esistenziali da questo stato d'animo di fondo diventa opportunità di crescita.
Se avessi fatto circolare questo calendario tra le popolazioni indigene
della foresta Amazzonica o tra i Masai in Africa, che ho incontrato
personalmente nel corso dei miei viaggi di ricerca, o in altre parti del mondo
in cui ancora oggi la popolazione indigena non usa vestiti per coprire il corpo,
ma indossa con naturalezza solo (si fa per dire “solo”) il proprio corpo, in
assenza di vergogna o paura del giudizio o sensi di colpa, il mio calendario
non avrebbe sortito alcuna particolare reazione.
Con il secondo anno di uscita del mio calendario, ho voluto lanciare una
provocazione contro lo sporco ed il torbidume che tanti vivono quando la
sessualità non è vissuta con naturalezza, nel rispetto del proprio e
dell’altrui corpo fisico e contribuire a rendere giustizia a:
- tutte le donne italiane e del mondo che si sono suicidate dopo aver visto nel web loro foto “compromettenti”, pubblicate spesso da cosiddetti “amici” o “amanti” (eccitati dalla situazione di scandalo, non certo amanti della donna in questione), senza il loro consenso;
- l’uso commerciale del corpo femminile nudo per indurre la gente a comprare qualsiasi cosa sfruttando l’energia dell’eccitazione sessuale (sappiamo quanto sia facile per l’immaginario collettivo, associare inconsciamente oggetto da acquistare ad attrazione sessuale e dunque acquistare l’oggetto pubblicizzato senza tante resistenze);
- tutte le donne uccise per gelosia o bramosie sessuali non corrisposte;
- tutte le donne, più o meno note, che vengono ricattate e pagano denaro a gente che ha scelto di fare del ricatto mediatico il loro lavoro.
Qualche giorno fa a Torino, durante una conferenza, mi sono spogliata
completamente. La cosa aveva un senso dato il livello del discorso e dei
partecipanti. E' stata una provocazione utile che ha portato altre ed altri a
seguire il mio esempio, dopo lo 'shock' iniziale.
Spesso la mente razionale si
perde dietro giri di parole inutili ed il richiamo al corpo e alla sua energia
sessuale e vitale è un modo veloce e diretto per ricontattare se stessi,
sentirsi, sentire il mondo esterno ed imparare anche a meditare attraverso il
proprio corpo come tempio.
Nella mia esperienza decennale di terapie e seminari, però, prima di
meditare attraverso il proprio corpo, bisogna liberare il tempio da orpelli
inutili e immondizie varie, che prima ancora che nel fisico, sono nella mente
umana condizionata a vivere nell’ombra, nella paura, nel terrore, propensa più
ad esaltare la bruttezze che le bellezze potenziali degli esseri umani senzienti.