venerdì 8 maggio 2015

#freethenipple PERCHE' FACEBOOK E GOOGLE PLUS TEMONO IL SENO FEMMINILE?



... A proposito del seno femminile...
Fin dalla nascita di questo blog ho scelto come avatar la foto di un mio seno nudo. Voglio condividere con voi il motivo di questa scelta.
Il seno femminile, generalmente, è proteso verso l'esterno del corpo della donna. Come archetipo, rappresenta l'atto del dare: latte che nutre, amore materno, piacere all'essere umano fin dalla sua nascita per il solo fatto di succhiare, maschio o femmina che sia.
E' stato sempre il simbolo, insieme al ventre, della femminilità, della Dea, della fertilità, di Madre Terra che dà amore, protezione, cure in maniera incondizionata.
Penso che sia capitato anche a voi di vedere, in reperti archeologici dell'antichità, sculture che riproducono donne formose, con largo ventre e grandi seni (ne sono un esempio le immagini pubblicate: a destra una scultura della dea del periodo neolitico, a sinistra una dea indiana).

Nello spirito di questo mio blog (nato per condividere informazioni, riflessioni personali e professionali, osservazioni sulla realtà nel tentativo di rimanere svegli, provocazioni ...) , ho scelto l'immagine di un mio seno e non un'immagime "simbolica", proprio per sottolineare il mio intento in relazione a quella parte di mondo che chiamiamo "il sociale".
La scelta è stata anche provocatoria, perchè no! ... i contesti in cui questa immagine avrebbe fatto gridare allo scandalo sono proprio quelli più repressi nei quali mi piacerebbe istillare una gocciolina di consapevolezza e di purezza d'animo!

Ebbene, sapete perchè hanno disattivato, il mio account su Facebook e recentemente rimosso questa stessa foto come avatar del mio blog e di Google Plus?
Perchè, condividendo il mio blog con diverse persone -amici e persone sconosciute a cui ho chiesto amicizia- ne ho riportato il logo, ossia l'immagine di questo seno femminile.
Un bel giorno (ormai molto tempo fa), senza nessun preavviso da parte dei gestori di Fb, non sono più riuscita ad entrare nel mio account perchè disattivato.

Alla mia richiesta di spiegazioni mi è arrivata la risposta automatica di leggere attentamente il regolamento e, nel contempo, la comunicazione che la foto del seno nudo era stata eliminata.
Sono andata a rivedere il regolamento e ho trovato l'indicazione di non pubblicare nudi.

Sono d'accordo sullo spirito di tutela di spazi "protetti" in cui si possa interagire tranquillamente tra persone conosciute e sconosciute. Non sono d'accordo sull'atteggiamento censurante da puritanesimo (periodo storico in cui sono accadute le schifezze peggiori in fatto di sessualità, ma nascoste!). Ossia, posso accettare, anche se a malincuore, l'eliminazione della foto incriminata, non accetto l'eliminazione della mia presenza in Fb.

Mi sono chiesta come mai hanno esteso la rimozione della fotografia del seno femminile a tutto l'account.
Forse perchè avevo appena creato un gruppo, che avevo chiamato proprio SessualMente, per condividere opinioni e riflessioni sui temi che porto avanti sia come terapeuta che come giornalista nel settore del ben-essere e che possono essere considerati "scandalosi"?

Ho invitato il team di Fb a visionare il mio blog, verificare i miei obiettivi ed eliminare, così, l'idea che avessi creato il tutto per scopi pornografici o di altre devianze sessuali (che da tempo combatto anch'io, parlando con le persone in conferenze, attraverso articoli in diverse riviste, etc. etc.).

Ancora oggi non ho ricevuto risposta da questo fantomatico team che gestisce Facebook (magari c'è anche un prete lì in mezzo!).
La conseguenza di questa sospensione ingiustificata è stata un danno d'immagine notevole, l'impossibilità di comunicare attraverso questo canale e l'intasamento della mia posta elettronica dall'arrivo di numerosissime e-mail di persone conosciute e sconosciute che mi chiedono "che fine ho fatto". Fino ad ora ho semplicemente risposto con la frase "c'è un guasto tecnico momentaneo". Adesso non voglio più coprire la realtà nella quale sono incappata!
Non c'è stato alcun guasto tecnico, sono stata semplicemente censurata.

Questa è l'Italia:
- che accetta silenziosamente di farsi suggestionare da tutte le parti con immagini "arrapanti" che sfiorano la pornografia per condizionare stili di vita, acquisti, orientamenti sociali, etc.;
- che accetta silenziosamente, o quasi, che gli uomini politici che la rappresentano facciano notizia non per le realizzazioni in fatto di conduzione di uno Stato fatto di cittadini (non solo di denaro pubblico nel quale nuotare come zio Paperone), ma per comportamenti personali non
degni di chi riveste cariche pubbliche e che comunque continuano a sedere ai loro posti di potere a testa alta;
- che accetta, in nome della "fede", preti e religiosi che spesso impunemente sfogano i loro "istinti" sessuali verso creature condizionate e indifese (ne ho conosciute diverse di persona!), le stesse persone che gridano allo scandalo per quegli atti che loro stessi vivono in prima persona;
- che accetta che principi "devianti" della Chiesa condizionino pesantemente la vita sociale e politica di uno stato che si dice "laico", che spesso accetta di tacere piuttosto che esporsi e uscire dal pantano dell'immobilità dormiente (... per me, invece, tentare di rimanere sveglia e svegliare altri alla Gurdjieff è uno dei sensi del "dare" agli altri incondizionatamente...rischiando l'impopolarità, non certo l'elemosina o la colonizzazione di idee verso popoli di altre culture e tradizioni molto più sane delle nostre...).

Mi auguro di aver fatto riflettere qualcuno oggi!
Anche questo è un modo per esprimere passione nella vita, una passione che rende vivi.
... grazie di aver avuto la curiosità e la pazienza di arrivare fino in fondo!





11 commenti:

  1. Ciao Maria Rosa, ho letto con piacere e interesse il tuo articolo. A me è successa la stessa cosa: avevo pubblicato la celebre foto del famoso fotografo Helmut Newton, "Arielle after haircut", così, da un giorno all'altro, senza alcun messaggio di avviso prima e di spiegazione poi, mi hanno cancellato. Concordo con tutto ciò che hai detto. Cos'è facebook? Il luogo dell'ignoranza e dell'ipocrisia, che se da una parte censura l'Arte (universalmente riconosciuta), dall'altra permette la violenza (si veda che le pagine fan di Hitler o di Mussolini sono colme di frasi razziste e violente). Una parola? Disgustata. Ma le lotte da fare sono ben altre. Chi d'ignoranza ferisce d'ignoranza perisce, dico solo questo. Un bacione, Ari

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  2. Cinque anni dopo le cose non sono cambiate affatto, anzi quasi peggiorate. Ma non ne farei una "questione italiana", tanto meno scomoderei il Vaticano. Si tratta proprio di una politica, se la vogliamo chiamare così, degli algoritimi con cui vengono controllate le immagini in questi social. Dagli USA in questi ultimi mesi è partita una campagna "free-nipple" portata avanti anche da personaggi con una certa notorietà e recentemente anche contro Instagram che adotta la stessa politica censoria si sono mossi dei personaggi del mondo dello spettacolo. Spogliandosi. Pare che Facebook stia cercando di rivedere certe norme rigide su foto di mamme che allattano dopo vari casi di segnalazioni e contro segnalazioni.
    D' altra parte continuare a parlarne in modo sterile non serve a molto. Chi può e chi vuole deve far sentire la propria voce e armandosi di coraggio dare l' esempio. Altrimenti non serve a nulla prendersela col marcio (reale) dell' Italia e addirittura all' interno del mondo ecclesiastico.
    Apprezzo quello che fai e condivido quello che dici, soprattutto ti credo quando dici che vivi bene la tua nudità, ma ora c' è bisogno di liberare i capezzoli anche da queste parti !

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    1. E' proprio quelli che faccio da 6 anni quando ho pubblicato mie foto nuda e appena velata e quella del mio seno nudi presente anche in questo post per protesta. La mia campagna "nuda contro la pornografia" ha smosso le acque tant'e' vero che quei post sono ancora ai primi posti in questo blog e su Google e vengono ancora rilanciati...

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  3. Volendo proprio trovare il pelo nell'uovo, dopo 6 anni probabilmente ci sarebbero volute immagini nuove, inedite e magari neppure velate (la zanzariera è stata vista da molti come una specie di paravento, una istintiva protezione dall'inevitabile voyerismo della rete). In ogni caso è importante continuare a parlarne e chi può e chi vuole continuando ad esporsi in prima persona. Lei è sicuramente tra coloro che si operano in questo senso, glielo riconosco, e lei riconosca a noi il desiderio di continuare a vederla in prima linea senza veli e zanzariere anche lontano dai seminari che, purtroppo, rimangono circoscritti a poche persone. Buona serata.

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    1. Non ho problemi a mostrarmi nuda nei niei seminari su Internet o in qualsiasi altro posto se c' e' un notivo per farlo e non certo per esibizizionismo come ho scritto nell'ultimo post. Se freethenipple e' presente in Italia sono la prima ad aderire, la foto del mio seno nudo in questo post circola ormai da anni...

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  4. In Italia ? Dubito fortemente che esista. Al massimo ci possono essere parrucconi incipriati che parlano e sparlano della dignità della donna occupando con lo stesso sedere svariate poltrone dirigenziali. Ma non divaghiamo.
    Però una cosa se non esiste si potrebbe creare, ammesso che il problema sia sentito anche da altre personalità. Sulla sua disponibilità metto la mano sul fuoco, ma poi su chi più contare ?
    Piuttosto desidero portare all'attenzione suo e dei visitatori del blog il caso mediatico del giorno relativo al programma televisivo inglese "This morning" di cui da stamane i portali di informazione riportano in massa la notizia: una donna a seno nudo palpata da un medico oncologo in una rubrica di informazione mattutina per spiegare la tecnica dell'autopalpazione. Uno scandalo !!!
    Già, uno scandalo che faccia scalpore informare in modo corretto come dovrebbe un servizio pubblico sensibilizzando le donne con l'esempio di una di loro.
    ( http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/video-youtube-autopalpazione-al-seno-la-dimostrazione-in-diretta-tv-2180673/ ).
    In quanto all'esibizionismo non concordo. La donna del video un poco di esibizionismo dovrà pur averlo avuto, ma ampiamente giustificato dall'utilità sociale del suo topless e comunque nel contesto di una corretta informazione scientifica.
    Esibizionismo fine a se stesso potrebbe essere, ad esempio, presentare Sanremo in totale nudità (a meno che uno non si chiami Sébastien Thiéry e si abbia qualcosa di importante da dire alla tv francese: http://mobile.francetvinfo.fr/culture/video-aux-molieres-un-comedien-nu-interpelle-fleur-pellerin_888661.html ...). Ma nel caso suo, dottoressa Greco, non vedo esibizionismo gratuito.
    Che poi lei scelga una foto o l'altra, un disegno o altro per rappresentare se stessa, il suo lavoro e tutto ciò in cui crede, nessuno potrà eccepire alcunché.
    La mia opinione, credo anche di tanti, è che trattandosi di metodiche che presuppongono molta intimità sia emotiva che fisica, accogliere i visitatori, potenziali "seminaristi" o semplici curiosi che siano, con concetti tipo "nudo=esibizionismo" non faccia altro che bloccarli maggiormente nelle loro paure.
    Qualora il mio intervento venisse bocciato dalla moderazione del blog, la prego quanto meno di visionare i link inseriti. Chissà che non possano essere argomenti futuri del suo blog.
    Cordiali saluti

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    1. Per me l'identificazione trs nudo ed esibizionismo non esiste, SO di essere sempre nuda al di la' di eventuali tessuti che coprono parti del mio corpo, e' solo che preferisco che mostrare capezzoli o genitali pubblicamente contribuisca a liberare l'immagine della donna r non a creare un ennesimo oggetto di consumo per maschi patriarcali... Ho ritoccato una mia foto nel moo ultimo post trasformandola in un disegno per sottolineare ancors questa ipocridia...

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  5. Eh, purtroppo è un rischio che deve correre, non ha scelta. Qualunque sia la reazione di chi riceve il suo messaggio è la natura stessa del messaggio a richiedere un approccio liberato, ripulitore e sereno al nudo. Un'accoglienza, non uno scambio; un donarsi, non la vendita del prodotto specifico; un esempio, non la provocazione fine a se stessa.
    D'altra parte semmai volesse aderire al movimento americano "Freethenipple" non sarebbe costretta ad esporsi al rischio che lei teme ?
    Ho letto i vari commenti alle foto postate sul suo profilo Google, gran parte dei quali definirli cretini è solo atto di pietà verso coloro che li hanno scritti. Ho notato che inizialmente ha cercato di ribattere, di spiegare, di dare un senso logico alle foto, poi forse si è lasciata vincere dalla stupidità umana ?
    Poco ma sicuro, a me sarebbero cadute le braccia leggendo così tanti commenti idioti, ma io non sono "mentalmente attrezzato" come lei.


    p.s.: ma quel disegno non era un ritratto di un artista israeliano ?

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    1. Non mi preoccupano le reazioni degli altri e ho deciso di aderire a Freethenipple. Per il dusegno... avevi mandato la foto all' artista e solo dopo ho sciperto che ha usato un software e volela solo una mia foto nuda... Anche per questo ho scelto di usarla, per me e' simbolica di una certa modalita' maschile...

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  6. Salve, ho letto alcuni dei suoi articoli e trovo che il ritorno al corpo sia una cosa sana e che la paura del corpo abbia creato in molte persone un vero blocco. Io ho visto su facebook e google foto molto offensive e anche volgarissime, però stanno ancora lì. Invece ci si scandalizza per un seno nudo. Viviamo ancora in un mondo maschilista. Le immagini porno sono accettate in qualsiasi sito e invece un normalissimo seno nudo no. Mi spiace davvero che questa cosa sia successa e credo che non esista ancora una vera libertà.

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