venerdì 19 giugno 2015

Hai paura del piacere e attrazione verso la sofferenza? benvenuto/a nel "mondo al contrario"!

Mi colpisce sempre come le persone abbiano più paura a vivere esperienze come SessualMente o il Touch of Passion , connesse al piacere come strumento di trasformazione personale e crescita, rispetto magari ad esperienze dove si soffre...
Il piacere, in tutte le sue manifestazioni, è un aspetto della vita in realtà poco conosciuto. E’ quella dimensione dell’essere che spesso più desideriamo, ma stranamente è quella che più viene tenuta lontana, quasi temuta. 

Ognuno di noi è abituato ad una soglia del piacere, oltrepassata la quale la mente sente il bisogno di difendersi, aspettandosi qualche forma di sofferenza, magari connessa ad esperienze passate e quindi non reale nel presente. Attiviamo una sorta di SOS interno che in qualche modo impedisce al piacere di espandersi oltre quella soglia conosciuta e sicura.
Spesso il  cervello ripropone abitudini che rilasciano endorfine, quindi segnali di piacere, che però sono collegate oggettivamente alla sofferenza. Ad esempio posticipare la soddisfazione di un piacere spesso produce di per sè piacere. Questa condizione può portare ad un'espansione della nostra energia quando consapevolmente ad esempio prolunghiamo la condizione orgasmica spostando in avanti il culmine del piacere. Ma quando questa condizione è guidata dalla mente, piuttosto che dall'intelligenza del corpo, l'effetto è la negazione e limitazione del piacere, arriva la paura e la reazione di fuga, piuttosto che l'apertura interiore a questa condizione dell'essere ed alla sua espansione.
Ma non nasciamo con l'attrazione verso la sofferenza. Questa tendenza si sviluppa man mano che i condizionamenti dell'ambiente si sostituiscono alla natura dell'essere umano. I condizionamenti religiosi legati all'associazione tra sofferenza e "paradiso celeste" e quelli culturali patriarcali che sostanzialmente negano uno sviluppo equilibrato della persona sono le maggiori fonti della  inversione di tendenza in questo "mondo al contrario"...

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