venerdì 30 settembre 2016

Siamo tutte Tiziana Cantone...

La recente notizia di cronaca del suicidio di Tiziana Cantone, dopo la pubblicazione circa un anno fa di alcuni video hard che la ritraevano, suscita in me alcune riflessioni che voglio condividere.
In casi come questo, purtroppo non isolati, ci sono senz'altro due serie di responsabilità ben precise:
una, quella evidente,  di quelle bestie (senza offendere gli animali...) che giocano sulla pelle degli altri, diffondendo immagini e contenuti che rientrano nella sfera intima della persona, che va tutelata ad ogni costo; l'altra, meno evidente ma più grave, di tutte quelle religioni patriarcali, "benpensanti", critici e moralisti che possono portare una persona, soprattutto se femmina, a vergognarsi, traumatizzarsi, magari a suicidarsi di fronte alla diffusione di immagini che - non dimentichiamolo - mostrano solo esseri umani intenti a darsi e ricevere piacere, o anche solo una propria immagine nuda...

Magari per un maschio la diffusione di un video con proprie scene hard potrebbe anche costituire un punto di onore, mentre per una persona di sesso femminile scatta il condizionamento dell'immoralità...
Dal 2009 lotto contro la pornografia nel web, la censura mediatica dei capezzoli femminili rispetto a quelli maschili, e di fronte a casi come questo é proprio il momento di dire BASTA. Basta con il pudore, basta con la vergogn, basta con tutto ciò che é stato creato nei secoli da musulmani, cattolici, ebrei intorno alla sessualità e all'espressione del femminile...
Io ho sempre lottato mettendomi in gioco in prima persona, e se nel 2009 "Nuda contro la pornografia" ha raccolto poche seguaci italiane disposte a mostrarsi liberamente, #freethenipple ha portato in tutto il mondo migliaia di donne a mostrare il seno ribellandosi alla discriminazione. Dopo un evento come questo... se tutte decidessimo di metterci in gioco come ho fatto io, pubblicando una propria foto nuda, togliermmo potere al mercato della pornografia, alla discriminazione sessuofoba maschilista, a una parte di condizionamento sociale patriarcale...
Nel mio ultimo viaggio in Indocina, ho visto coi miei occhi decine di bambine addestrate a "prostituirsi" per fame e inseguendo il sogno di incontrare qualche maschio-turista col potere di cambiare loro la vita. Magari un maschio occidentale/italiano che tornando alla sua vita sociale quotidiana sarebbe pronto a sparare a zero, criticare, giudicare  un video hard come quello la cui protagonista è diventata tristemente nota... 

4 commenti:

  1. Storia MOLTO triste che per assurdo mi ha anche "sconvolto" nel senso che quel video l'avevo visto mesi prima senza sapere che stava circolando così tanto e chi era la ragazza...
    Purtroppo non era così forte da riuscire a gestire questa cosa. Per gli uomini e le donne che l'hanno derisa e umiliata spero che verranno ripagati in qualche maniera con la stessa moneta.

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  2. Concordo con le tue idee, e, se posso, aggiungo che Se un giorno si riuscirà a far capire che la nudità non è nient'altro che la natura dell'essere Umano, che si piò andare in giro nudi e senza vergognarsi di nulla, a quel punto svanirebbero tutte le deviazioni mentali che nel corso dei secoli hà prodotto il tabù della sessualità.

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    1. Ieri sera ho vista la trasmissione di Santoro. I vari filmati "Tutti ricchi (per una notte)" hanno riguardato il divertimento in terra spagnola, da Ibiza a Magaluf in nome dello sballo, a qualsiasi prezzo, dai ricchi veri a quelli che si devono arrangiare.
      Uno spaccato che fa riflettere in particolare sui fiumi di soldi che girano intorno alle discoteche tra alcol, prostituzione e soprattutto tanta, ma tanta droga. Per tutte le tasche e soprattutto con le più svariate metodologie dello spaccio, anche attraverso l'uso criptico dei social più comuni (incluso il censore morale Facebook).

      Quale l'unica cosa tenuta fuori dal servizio giornalistico ? La nudità del corpo, quale quella (innocente) delle spiagge di Formentera, ad esempio. Ovvio che in fondo il nudo in quei posti non fa più molta notizia (essendo molto ben ccettata se non addirittura legale), ma è possibile che ieri sera in quel servizio giornalistico si sia potuto mostrare la facilità con cui la gente si procura e consuma sostanze stupefacenti (in un incredibile spot dell'impunibilità) mentre non si è lasciato sfuggire neppure qualche fotogramma di innocente nudismo ?

      Sesso, sessualità e nudo hanno portato al degrado morale dei nostri tempi ? Chi può e chi vuole, su Rai Replay c'è la possibilità di rivedere la trasmissione di Santoro.

      lupo67solitario

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  3. Chi mi segue sa che lotto per la libera espressione del nudo, soprattutto femminile, in questo blog, mettendomi in gioco in prima persona fino a pubblicare questa volta una mia foto completamente nuda, nei miei seminari SessualMente dove l'esperienza del nudo é l'inizio di un percorso di guarigione e crescita e così via, per cui non posso che condividere pienamente...

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