martedì 10 marzo 2015

SessualMente: una via femminile al sesso e alla passione



… Qualche giorno fa ho condiviso su fb il mio desiderio che sempre più donne siano presenti nell’esperienza SessualMente 2.0 che conduco (solitamente sono in minoranza).


Perché? Se ripenso ai miei comportamenti e vissuti, prima di iniziare il percorso consapevole di liberazione della mia sessualità e della mia persona da tanti condizionamenti esterni, fortunatamente non riconosco più la Maria Rosa di molti anni fa che ad esempio aveva difficoltà a muovere il suo corpo liberamente per paura di attrarre il “maschio” (in realtà per paura di entrare in contatto con la sua energia sessuale), per paura del giudizio di indefiniti “altri”, per paura di confrontarsi con le energie di altre persone.
Pertanto, oggi, quando nei seminari dico alle donne e non solo: “se ci sono riuscita io puoi riuscirci anche tu”, è profondamente vero e sono consapevole che questo percorso di presa di contatto con la propria grande energia sessuale creatrice è connesso profondamente alla guarigione non solo di propri blocchi fisici, ma anche della relazione con se stessi e con il resto del mondo. 

Riappropiandoti della naturalezza e della bellezza di sentire il tuo corpo che vibra, senza sentirti sbagliata, che si permette di sentire la grande fonte di energia di piacere che sta alla base dei tuoi genitali, puoi far salire questa eccitazione e questa energia sessuale lungo tutto il corpo fino a diventare energia orgasmica, trasformando in un solo istante i millenni di condizionamenti patriarcali che, ad esempio, continuano a vedere la donna come esclusivo strumento di piacere del maschio inconsapevole…
Ovviamente, di questi condizionamenti patriarcali è vittima anche il maschio, imprigionato in altri schemi che non gli permettono di far fiorire la ricchezza che ha dentro, per ciò che è e non per ciò che deve dimostrare...

In questi giorni, penso che vi sia capitato di leggere le dichiarazioni dei ragazzi indiani che avevano stuprato e ucciso una donna “bianca”: “è stata colpa sua… ci ha provocati, ecc.”.
In questa visione malata della realtà, è colpa della donna se subisce violenza, è colpa del calcio se non pochi “umani” diventano violenti, oppure è colpa dell’amore che si prova per un’altra persona se molti diventano gelosi della persona che dicono di amare.
In ogni modo è colpa di un fantomatico mondo esterno sempre cattivo e provocante, mentre le vittime che si fanno manipolare sono sempre i buoni…. Tutto questo è "spazzatura" mentale ed emozionale che tira giù l'energia.
Ci interessa ancora difendere questi condizionamenti? A me no e un mio desiderio grande è di poter condividere con tante altre persone un modo più consapevole di interessarsi alla propria vita e vitalità preziosa, a cominciare dalle donne! 

Vi aspetto a Torino per SessualMente il 21 e 22 Marzo.

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