La Terra sta esaurendo le sue risorse. Facile vedere il fenomo su scala globale, ma più diffile riferirlo alle scelte quotidiane della nostra vita.
Dal 19 agosto appena trascorso, la Terra non riesce più a produrre quello che consumiamo. Questo vuol dire che a metà agosto abbiamo consumato tutto ciò che il pianeta è in grado di fornirci in un anno. Lo spiega lo studio annuale della ong Global Footprint Network,
il centro di ricerca internazionale che studia l'andamento dell'impronta
ecologica dell'umanità e la capacità della Terra di rigenerare le
risorse.
E mentre questo fenomeno accade e si espande in maniera silenziosa, la maggior parte degli esseri umani continua inconsapevolmente a sprecare risorse o a inquinare ignorandone le conseguenze.
Pochi giorni fa, ad esempio, ho assistito in prima persona alle bravate di un gruppo di ragazzi in gita che si stavano spostando in nave. E per "ingannare il tempo", dopo avere consumato i loro panini, si divertivano ad appallottolare carta stagnola e tovaglioli da tirare in mare con un calcio, stile giocatori di pallone. E la cosa ancora più disarmante è stata che quando ho fatto notare che quello che stavano facendo era sporcare un mare che era anche loro e che quella carta stagnola ci avrebbe messo oltre venti anni per decomporsi, mi hanno guardato interdetti, mentre uno del branco mi diceva "ma non faccia così, non se la prenda per così poco...".
Nessun commento:
Posta un commento