Piacere e passione è anche assaporare del buon cibo nutriente, pur se veloce.
Per i frequentatori dei fast food, come i McDonalds, guardate cosa ho trovato
martedì 23 febbraio 2010
lunedì 22 febbraio 2010
IV EDIZIONE DEL CONVEGNO MONDIALE
L'Associazione Culturale senza scopo di lucro
"Il Cerchio della Vita", presenta
"IL RISVEGLIO DELL'ANIMA"
Ancient Wisdom - risvegliare le antiche conoscenze
30 APRILE e 1-2 MAGGIO 2010, BAGNACAVALLO (RA)
Antico Convento di San Francesco
Via Cadorna, 10 - 48012 Bagnacavallo (Ra)
... parteciperò anch'io come relatrice, insieme a Giancarlo Tarozzi.
Parteciperai anche tu?
Per visualizzare il programma clicca qui
"Il Cerchio della Vita", presenta
"IL RISVEGLIO DELL'ANIMA"
Ancient Wisdom - risvegliare le antiche conoscenze
30 APRILE e 1-2 MAGGIO 2010, BAGNACAVALLO (RA)
Antico Convento di San Francesco
Via Cadorna, 10 - 48012 Bagnacavallo (Ra)
... parteciperò anch'io come relatrice, insieme a Giancarlo Tarozzi.
Parteciperai anche tu?
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CONTROTENDENZA...
Ieri a Poggio Mirteto (RM) si è svolto il Carnevalone Liberato, una festa di autoliberazione dallo Stato Pontificio. Pare che il carnevale di quaresima nasca da una antica tradizione popolare. Pertanto, da diversi anni a Poggio Mirteto, la prima domenica dopo il carnevale canonico, si festeggia con musica dal vivo, saltinbanchi, maschere, cibi locali e buon vino! Un modo diverso per celebrare la libertà con allegria in uno Stato laico, almeno sulla carta! Per saperne di più clicca qui
giovedì 18 febbraio 2010
VUOI FARE QUALCOSA PER LA VITA SULLA TERRA?
... Se non hai in mente di lasciare il pianeta, questo invito è anche per te.
Per scoprire di cosa si tratta clicca qui
Per scoprire di cosa si tratta clicca qui
lunedì 15 febbraio 2010
SESSUALMENTE: THE DAY AFTER...
Sembra che oggi un italiano single su tre, quando sta per giungere la festa degli innamorati - San Valentino, manifesti tendenze depressive.
C'è chi ha scelto di trascorrere la festa di ieri con il proprio partner, c'è chi ha scelto di dedicarsi un giorno d'amore speciale verso la vita in tutte le sue manifestazioni, c'è chi ha scelto di fare esperienza con la propria energia sessuale.
E' ciò che hanno vissuto le persone che hanno partecipato al mio seminario SessualMente che si è concluso ieri sera.
I partecipanti, quasi tutti single, hanno scelto di usare questo particolare momento dell'anno dedicato all'amore portando l'attenzione al loro modo di esprimere il desiderio, di usare il corpo per manifestare l'energia sessuale e di usare la mente per capire cosa e come trasformare per dissotterrare l'energia del cuore!
E' possibile amare davvero altre persone solo se si è capaci di dare amore anche a se stessi.
C'è chi ha scelto di trascorrere la festa di ieri con il proprio partner, c'è chi ha scelto di dedicarsi un giorno d'amore speciale verso la vita in tutte le sue manifestazioni, c'è chi ha scelto di fare esperienza con la propria energia sessuale.
E' ciò che hanno vissuto le persone che hanno partecipato al mio seminario SessualMente che si è concluso ieri sera.
I partecipanti, quasi tutti single, hanno scelto di usare questo particolare momento dell'anno dedicato all'amore portando l'attenzione al loro modo di esprimere il desiderio, di usare il corpo per manifestare l'energia sessuale e di usare la mente per capire cosa e come trasformare per dissotterrare l'energia del cuore!
E' possibile amare davvero altre persone solo se si è capaci di dare amore anche a se stessi.
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venerdì 12 febbraio 2010
OMOSESSUALITA’ DA “CONVERTIRE”?
Negli ultimi tempi in Italia sta prendendo sempre più forza, soprattutto in ambienti di stampo religioso, e sulle orme anche di un certo mondo accademico statunitense, la tendenza a considerare l’omosessualità come una malattia da combattere (neanche “curare”), a prescindere dal vissuto dell’individuo che in prima persona sperimenta questa condizione esistenziale.
Dal punto di vista psicoterapeutico l’omosessualità diventa un disagio sul quale intervenire, quando non è accettata dalla persona che la vive, ovvero quando ci si trova di fronte ad una crisi di identità sessuale, tanto da decidere liberamente di chiedere aiuto.
Nel caso in cui, invece, l’individuo vive pienamente e sessualmente, cade la condizione di disagio per trasformare il quale si può decidere liberamente di farsi aiutare.
In sostanza, come accade per altri tipi di vissuti, l’aspetto rilevante è relativo a come ogni persona affronta la propria vita, i propri aspetti piacevoli ed i propri disagi.
Da questo punto di vista trovo assurdo che si assista ad un etichettamento sociale così forte in relazione all’omosessualità: “non sei socialmente accettato, quindi sei da curare, da cambiare". So di "non scoprire l'acqua calda" con questo pensiero, ma quando le nostre menti innescano il pilota automatico dimentichiamo in un baleno chi siamo, chi possiamo essere, chi siamo stati (l'omosessualità è iscritta nella storia dell'uomo) e anche tutte le battaglie fatte in tema di diritti civili, diritto alla salute mentale, etc. etc.
Personalmente e come psicoterapeuta mi capita di interagire col mondo omosessuale e sempre più lo considero arricchente.
A volte l’omosessualità maschile mi ha portato a riflettere su certe modalità prevalentemente femminili come la dolcezza, la sensibilità, la cura del corpo e della sua estetica, la cura dei particolari nelle relazioni e nelle azioni (attenzioni che comunque possono diventare maniacali se manca ad es. la fiducia in se stessi e nell'essere accettati), etc.
La controparte femminile spesso mi ha affascinato per saper giocare ad es. con la seduzione con intraprendenza, etc.
E' una manifestazione dell'intelligenza e dell'evoluzione umana la capacità di aprirsi alla varietà dei punti di vista ed avere la disponibilità di arricchire le proprie visioni del mondo e delle relazioni. Aprirsi ad altri punti di vista diversi
dai nostri non comporta automaticamente la loro accettazione, ma allena alla tolleranza ed al rispetto, stati d'animo che possono essere guidati solo dall'energia del cuore (... che non è dualistica).
Il mondo è veramente vario, e si dà il caso che l’essere umano ne faccia parte!
Non mi resta che sorridere, oltre a scriverci sopra, di fronte ai consigli di “terapeuti della psiche”, riportati da un quotidiano poco tempo fa, che propongono l’uso della preghiera per cambiare modalità di essere, in relazione all'omosessualità, o di colleghi statunitensi che, come antidoto all’omosessualità, propongono l’uso di “tecniche di educazione”, per far sperimentare approcci relazionali congruenti al proprio sesso biologico (ad es. insegnare all’uomo come sedurre una donna, ecc.).
Questo atteggiamento mi pare molto vicino alla tendenza di diverse religioni: convertire ad un ipotetico "ordine divino", perché ci sia la pace... dei sensi. Ciò che ci fa paura in realtà è l'espressione, più o meno consapevole, di ciò verso cui vorremmo tendere!
Ma se l’omosessuale non prova alcun disagio nell'essere così com'è, perché non lasciar vivere, quando non fa del male a nessuno? E’ meglio far finta di essere “normali”, quindi nascondersi (basta volgere lo sguardo verso tutte quelle categorie sociali, preti inclusi, che agiscono nel silenzio pur di non tradire i doveri che i ruoli impongono…), o bloccare le proprie tendenze, le proprie scelte deviandole o tappandole fin quando l’argine si aprirà in maniera prorompente e senza controllo? Un essere bloccato ha molte meno probabilità di evolversi verso la propria realizzazione, e probabilmente è proprio questo a spaventare tanti...
Dal punto di vista psicoterapeutico l’omosessualità diventa un disagio sul quale intervenire, quando non è accettata dalla persona che la vive, ovvero quando ci si trova di fronte ad una crisi di identità sessuale, tanto da decidere liberamente di chiedere aiuto.
Nel caso in cui, invece, l’individuo vive pienamente e sessualmente, cade la condizione di disagio per trasformare il quale si può decidere liberamente di farsi aiutare.
In sostanza, come accade per altri tipi di vissuti, l’aspetto rilevante è relativo a come ogni persona affronta la propria vita, i propri aspetti piacevoli ed i propri disagi.
Da questo punto di vista trovo assurdo che si assista ad un etichettamento sociale così forte in relazione all’omosessualità: “non sei socialmente accettato, quindi sei da curare, da cambiare". So di "non scoprire l'acqua calda" con questo pensiero, ma quando le nostre menti innescano il pilota automatico dimentichiamo in un baleno chi siamo, chi possiamo essere, chi siamo stati (l'omosessualità è iscritta nella storia dell'uomo) e anche tutte le battaglie fatte in tema di diritti civili, diritto alla salute mentale, etc. etc.
Personalmente e come psicoterapeuta mi capita di interagire col mondo omosessuale e sempre più lo considero arricchente.
A volte l’omosessualità maschile mi ha portato a riflettere su certe modalità prevalentemente femminili come la dolcezza, la sensibilità, la cura del corpo e della sua estetica, la cura dei particolari nelle relazioni e nelle azioni (attenzioni che comunque possono diventare maniacali se manca ad es. la fiducia in se stessi e nell'essere accettati), etc.
La controparte femminile spesso mi ha affascinato per saper giocare ad es. con la seduzione con intraprendenza, etc.
E' una manifestazione dell'intelligenza e dell'evoluzione umana la capacità di aprirsi alla varietà dei punti di vista ed avere la disponibilità di arricchire le proprie visioni del mondo e delle relazioni. Aprirsi ad altri punti di vista diversi
dai nostri non comporta automaticamente la loro accettazione, ma allena alla tolleranza ed al rispetto, stati d'animo che possono essere guidati solo dall'energia del cuore (... che non è dualistica).
Il mondo è veramente vario, e si dà il caso che l’essere umano ne faccia parte!
Non mi resta che sorridere, oltre a scriverci sopra, di fronte ai consigli di “terapeuti della psiche”, riportati da un quotidiano poco tempo fa, che propongono l’uso della preghiera per cambiare modalità di essere, in relazione all'omosessualità, o di colleghi statunitensi che, come antidoto all’omosessualità, propongono l’uso di “tecniche di educazione”, per far sperimentare approcci relazionali congruenti al proprio sesso biologico (ad es. insegnare all’uomo come sedurre una donna, ecc.).
Questo atteggiamento mi pare molto vicino alla tendenza di diverse religioni: convertire ad un ipotetico "ordine divino", perché ci sia la pace... dei sensi. Ciò che ci fa paura in realtà è l'espressione, più o meno consapevole, di ciò verso cui vorremmo tendere!
Ma se l’omosessuale non prova alcun disagio nell'essere così com'è, perché non lasciar vivere, quando non fa del male a nessuno? E’ meglio far finta di essere “normali”, quindi nascondersi (basta volgere lo sguardo verso tutte quelle categorie sociali, preti inclusi, che agiscono nel silenzio pur di non tradire i doveri che i ruoli impongono…), o bloccare le proprie tendenze, le proprie scelte deviandole o tappandole fin quando l’argine si aprirà in maniera prorompente e senza controllo? Un essere bloccato ha molte meno probabilità di evolversi verso la propria realizzazione, e probabilmente è proprio questo a spaventare tanti...
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SI REPLICA CON SESSUALMENTE!
Domani ha inizio la nuova avventura col seminario SessualMente. Non so se per la data particolare o altro, ma il numero del gruppo è al completo e, visto l'interesse di altre persone, ho deciso di inserire una data aggiuntiva: 27-28 febbraio.
E' entusiasmante osservare la ricerca pura della vitalità e passionalità in molti dei partecipanti, al di là della voglia di cambiare il proprio modo di sperimentare l'energia sessuale nella vita quotidiana!
E' entusiasmante osservare la ricerca pura della vitalità e passionalità in molti dei partecipanti, al di là della voglia di cambiare il proprio modo di sperimentare l'energia sessuale nella vita quotidiana!
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giovedì 11 febbraio 2010
WORKSHOP SUL MISTICISMO ANDINO

... vi aspetto numerosi... dal 9 al 14 aprile 2010 Elizabeth Jenkins,autrice dei best sellers “Il ritorno dell’Inka” e “Viaggio a Q’eros”, terrà il suo primo workshop in Sicilia, alle pendici del vulcano Etna.
Sarà un lavoro intensivo e speciale in cui verranno trasmessi gli insegnamenti per il 4^ livello del cammino andino.
La tradizione spirituale andina insegna come interagire con il Kausay Pacha, il mondo delle energie viventi. Il linguaggio Inka riflette il loro interesse per il “mondo energetico” e le esperienze umane delle energie viventi. Agli iniziati viene insegnato come ”mangiare” e “digerire” o trasformare le energie pesanti che possono portare a malattie, depressioni e conflitti. Imparano anche ad armonizzare il campo energetico umano, con i 5 elementi e le forze della Natura, il che conduce ad uno stato elevato di energia personale, felicità e sensazione di connessione con la vita.
Il workshop si articola in tre fasi:
PRIMA FASE
Visione cosmogonica e profezia
Struttura della tradizione Inka: 7 livelli, 7 principi energetici e 7 occhi
La legge dell’ayni: reciprocità sacra
Yanantin/masyntin: relazione armoniosa tra cose diverse
Sentieri della Mano sinistra e della Mano destra
Karpay: iniziazione o trasmissione
Qawaq: chiaroveggenza andina Pratica e applicazioni
Saminchakuy: ricevere energia sottile e liberare energia pesante
Hucha mijuy: mangiare e digerire energia pesante
Karpay ayni: scambio di potere personale
Yanachkuy: anello di Potere
Nawi-Kachay: apertura dei sette Occhi
Runa mast’ay: formare e usare la bolla collettiva
Saywachakuy: creare una colonna di energia vivente
SECONDA FASE
Mesa e despacho: come fare un despacho, identificando gli Apu Ayllu- gli spiriti della natura maschile e femminile del luogo. Questa conoscenza ti permette di invocare e fare offerte all’Apu e alla Nusta del luogo in cui vivi o di qualunque in cui lavori o vuoi maggiore energia, aiuto e potere per realizzare i tuoi fini.
Per lavorare ulteriormente nel Sentiero Andino devi avere la tua MESA che è come un altare portatile, o “pacco di batterie” che rappresentala TUA connessione personale con gli spiriti della natura, luoghi sacri e persone di potere con cui sei connesso.
In questa fase imparerai:
1. Come fare un despacho per nutrire gli spiriti della natura locali
2. Come raccogliere e organizzare le “khuyas” o oggetti di potere per la tua mesa
3. I sei usi della mesa elencati di seguito per cerimonie guarigione, compreso una pratica molto potente di “recupero dell’anima” al modo Inka
4. Tecniche più specializzate per armonizzare ed integrare gli aspetti maschile e femminile dentro di te per arrivare pienamente al 4^ livello
5. Tecniche avanzate più potenti per mangiare Hoocha
6. Come contattare i Runa Phausi, o spiriti dell’acqua che corre per avere aiuto nell’arte, la scrittura e la creatività
7. Questa fase si conclude con un’altra cerimonia Karpay in cui imparerai a dare Karpay con la tua MESA!
TERZA FASE
Imparare a vedere con tutti i tuoi occhi
Questo training si propone fondamentalmente il compito reale di ottenere il 4^ livello, lavorando nell’eradicare le paure e i comportamenti basati sulle paure!
Imparando a fidarti della tua vera natura, del tuo Sé naturale.
La vera entrate nel 4^ livello ha a che fare con lo smettere di proiettare il tuo potere sugli altri e l’integrazione della Coppia Reale- il maschile e femminile interiore.
A questo livello ti si apre una nuova vista psicologica che non potevi ottenere con il 3^ livello. Puoi vedere chiaramente la tua ombra e non polarizzi le situazioni-le armonizzi! La polarità è il segno del 3^ livello. L’armonia è il segno del 4^ livello. Armonizzarsi più profondamente con la natura, comunicando, passeggiando, parlando con gli alberi, il cibo, la frutta, ecc.
In questa fase imparerai specificamente:
1. Lavoro avanzato con la tua vita o le Hoocha Cristallizzate
2. Lavoro avanzato con la Battaglia tra i sessi: esercizi maschili e femminili
3. Tecniche avanzate dell’Anello di Potere. Usiamo la nostra polarità per aiutare e servire gli altri.
4. GUARIRE con i “Nawi” o Occhi della bolla
5. Lavorare direttamente con le Sette energie dell’inconscio a) Paura b) Rabbia/odio verso se stessi c) Gelosia o invidia d) Desiderio/avidità e) Orgoglio f) Vergogna g) Inganno
6. Esercizi PROFONDI per un lavoro avanzato con i 5 “Nawi” o Occhi della bolla. Imparare a vedere con l’intera bolla!
7. Lavoro avanzato con i Seqe –usare i Seqe o essere usati da loro
8. Mangiare e incorporare più energie naturali! Imparerete a mangiare e incorporare molte più energie della natura: temporali, arcobaleni, fulmini, uragani, nuvole, piogge, ecc.
9. Karay Ayni in stile hawaiano usando lo “Ha” e lo Honi Honi e molto altro!
lunedì 1 febbraio 2010
CURIOSITA' NELLE STATISTICHE...
A tutti coloro che hanno acquistato il mio ebook direttamente da questo blog chiedo di inviare una e-mail su sessualmente@tele2.it o un messaggio su Fb per informarmi di questo.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che accoglieranno questa mia richiesta!
Ringrazio in anticipo tutti coloro che accoglieranno questa mia richiesta!
LACRIME IN UN DVD PER AVERE FIDUCIA IN SE STESSI...
Qualche giorno fa, dal Giappone è giunta la notizia del successo di vendite di un dvd che contiene i filmati di donne che piangono.
Ebbene, questo dvd sta spopolando tra gli uomini giapponesi perchè accresce la fiducia in loro stessi!
Qui non voglio fare una dissertazione psicologica, ma riflettere insieme a voi sul fatto che se un essere umano deve basare la propria fiducia su ciò che accade fuori: un ambiente fatto di altri esseri sconosciuti che esprimono tristezza o dolore, per di più donne... siamo messi proprio male.
E' questa la vera tristezza.
Sarei curiosa di conoscere la risposta di questi uomini alla domanda "chi sei tu"?
Forse il pianto di altri serve per riempire il silenzio ed il "vuoto pneumatico" delle loro menti e del loro cuore!
Ebbene, questo dvd sta spopolando tra gli uomini giapponesi perchè accresce la fiducia in loro stessi!
Qui non voglio fare una dissertazione psicologica, ma riflettere insieme a voi sul fatto che se un essere umano deve basare la propria fiducia su ciò che accade fuori: un ambiente fatto di altri esseri sconosciuti che esprimono tristezza o dolore, per di più donne... siamo messi proprio male.
E' questa la vera tristezza.
Sarei curiosa di conoscere la risposta di questi uomini alla domanda "chi sei tu"?
Forse il pianto di altri serve per riempire il silenzio ed il "vuoto pneumatico" delle loro menti e del loro cuore!
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mercoledì 27 gennaio 2010
ASPETTANDO L'INCONTRO SESSUALE… MENTRE LA VITA SCORRE
Quando poniamo molta energia e fiducia nelle aspettative la nostra vita si sposta nel futuro, anche temporalmente. Le aspettative costituiscono una componente preziosa per riuscire a programmare la nostra vita, le nostre azioni e vivere come se gli eventi futuri fossero già accaduti per far si che accadano davvero. Quando esse diventano predominanti, però, il rischio è di lasciar scorrere gli eventi del presente senza molte attenzioni, evitando di fare esperienza (unica vera realtà!). In questo caso la nostra attenzione selezionerà ciò che risponde alle aspettative e tenderà a non considerare tutto il resto, o a considerarlo solo come uno sfondo informe e confuso di scarso rilievo.
Le aspettative possono creare dipendenza con l’oggetto o l’esperienza o la relazione attesa, condizionando scelte ed emozioni. Ad esempio, una persona che si aspetta di essere amata dal partner in un certo modo e a determinate condizioni crea un rapporto di dipendenza per cui tutti i comportamenti che rientrano nel soddisfare l’aspettativa vengono esaltati; tutti quelli che non rispondono all’aspettativa, invece, creano delusione, critiche ed insoddisfazione. Nelle relazioni in cui la sessualità è una tra le componenti predominanti, spesso, le aspettative guidano le nostre scelte (mi piaci perché ti immagino così…., mi piaci perché ti vorrei in quest’altro modo…, fino ad oggi ho vissuto le mie relazioni in un certo modo ma ora che ho incontrato te vorrei e mi aspetto, un’altra cosa, etc. etc.). Molte volte, come terapeuta, mi capita di assistere, come in un ring, a lotte tra coppie in cui pian piano scopriamo insieme che basta ridefinire come si è ed esprimere chiaramente cosa si vuole dalla relazione con il partner per interrompere un meccanismo di autodistruzione alimentato proprio dalle aspettative delle due persone.
Spesso le aspettative sono proiezioni di desideri non appagati per sé stessi. Il partner, allora, diventa un “altro me” che, come tale, “deve” conoscere i miei desideri anche se non li verbalizzo, “deve” comprendermi, deve pensarla come me, deve, deve, deve... Ci sono persone che, a causa di vissuti personali sgradevoli del passato, continuano ad attendere eventi negativi anche nella propria vita presente e futura. Le “profezie” personali tendono ad auto-avverarsi, come ci insegna anche la fisica quantistica.
Gli attori della nostra vita, delle nostre scelte siamo noi in prima persona, che come particelle di un atomo tendiamo ad essere attratti da qualcosa e ad essere allontanati da qualcos’altro, a vedere alcuni aspetti della realtà e a non vederne altri in base a ciò che siamo, che vogliamo o di cui abbiamo paura.
Ciò che viviamo giorno per giorno è frutto di ciò che scegliamo. Questa consapevolezza, scomoda per certi versi, è sempre il trampolino di lancio per qualsiasi cambiamento personale nel presente: anche quando il nostro passato è stato costellato di eventi spiacevoli (a volte spettatori inermi di una “vita subita”), comprendere che presente e futuro sono il prodotto di ciò che scegliamo in prima persona pone le basi di qualsiasi cambiamento personale. Allora anche le nostre “casualità” (incontri, relazioni, eventi inaspettati) seguiranno le nostre scelte profonde, pur se la nostra parte razionale stenterà a riconoscerle come collegamenti all’interno di una precisa trama di vita.
Come l’attrazione sessuale tra due individui, femmine o maschi che siamo, le nostre personali “casualità” seguono leggi incomprensibili per la nostra parte logica, non per il nostro intuito!
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martedì 26 gennaio 2010
... IN DIRETTA DA RADIO ROCK
Giovedì 28, insieme a Giancarlo Tarozzi, sarò ospite di Radio Rock, la radio romana che trasmette sulle frequenze 106.6 e che si può ascoltare anche in streaming su RadioRock.it.
Tra le 22,30 e le 23, nello spazio di Margus, parleremo di crescita personale e di One Experience, un'esperienza full immersion nella propria vita per trovare e riconoscere l'UNO interiore. Vi aspetto numerosi!
Tra le 22,30 e le 23, nello spazio di Margus, parleremo di crescita personale e di One Experience, un'esperienza full immersion nella propria vita per trovare e riconoscere l'UNO interiore. Vi aspetto numerosi!
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giovedì 21 gennaio 2010
PER GLI INTERESSATI A CACCIA ALL'ANIMA...
Il seminario previsto a Roma per il 23 -24 gennaio, per questioni logistiche, è slittato al 30-31 gennaio, sempre nello stesso luogo.
lunedì 18 gennaio 2010
LA CACCIA ALL'ANIMA SI AVVICINA...

Già, il 23 e 24 gennaio chi partecipa a quest'esperienza avrà l'opportunità di contattare senza rischi e da vigile e consapevole un altro piano della realtà, un'altra dimensione che coesiste sempre e comunque con quella ordinaria in cui ci muoviamo quotidianamente. Il viaggio sciamanico e la trance dance sono le due fasi di quest'unica esperienza che si chiama Caccia all'anima che viene praticata dal periodo matriarcale vissuto dall'uomo, ossia da circa 35.000 anni. Per chi ha il desiderio di scoprire un'altra parte di mondo fuori, che corrisponde al proprio mondo dentro... può ancora farlo!
...A PROPOSITO DI INFLUENZA A O SUINA
Anche se sapevamo già che era stata una montatura a scopo economico, leggete qui
PUNTO G: BATTAGLIA SCIENTIFICA SUL PIACERE FEMMINILE!
Qualche giorno fa, su un quotidiano italiano è stata pubblicata la notizia di una ricerca londinese che smentisce l'esistenza del tanto discusso Punto G, ossia quel punto erogeno femminile situato all'interno della vagina,nella sua parte anteriore a circa 3 cm. dal suo ingresso. La sua esistenza era stata provata scientificamente nel 2008 dal prof. Emmanuele Iannini dell'Università dell'Aquila. Pare che questo punto erogeno non sia presente indistintamente in tuti i corpi femminili. Ma cosa ne pensano tutte le migliaia di donne che sanno di provare questo tipo di orgasmo, insieme a quello clitorideo?
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sabato 2 gennaio 2010
... A PROPOSITO DI AUTOGUARIGIONE

Diversi anni fa ho appreso un'antica tecnica sciamanica per lavorare sulla reintegrazione di parti della mia anima che si erano allontanate da me, a causa di esperienze vissute, soggettivamente traumatiche, a partire dall'infanzia. Ho imparato ad usare, prima per me stessa, la Caccia all'anima o viaggio sciamanico.
All'inizio pensavo che la mia mente avrebbe tentato, come spesso mi accade, di filtrare quell'esperienza molto intensa. La realtà, fortunatamente, mi ha dato prove tangibili dei ritorni delle mie parti d'anima attraverso coincidenze, espansioni di consapevolezze, guarigioni tangibili, legate agli eventi sui quali avevo lavorato.
Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti come si suol dire... ho iniziato ad usare questa tecnica anche per accompagnare il percorso di reintegrazione di altre persone, come terapeuta, e poi ad insegnarla, insieme a Giancarlo Tarozzi. Oggi quindi, questa tecnica è a disposizione sia di quanti vogliono farsi aiutare terapeuticamente dall'esterno, sia di quanti vogliono agire in prima persona, come attori protagonisti del proprio percorso di auto guarigione.
Il 23 e 24 gennaio, vicino Roma, è previsto il prossimo evento che permetterà a chi vuole di imparare come diventare "cacciatore della propria anima"!
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mercoledì 30 dicembre 2009
AUGURI PER IL VARCO DELLA SOGLIA VERSO IL NUOVO DECENNIO!
Vivere in modo consapevole il passaggio dal vecchio al nuovo anno è come oltrepassare una soglia, che, se vogliamo, può portare cambiamenti importanti.
Ogni attraversamento di soglia è una morte da uno stato ad un altro. E solo se si muore è possibile rinascere.
Con questo spirito, può essere appassionante ritagliarsi alcuni momenti “solitari” prima dello scoccare della mezzanotte dell’ultimo dell’anno, per fare un resoconto di ciò che siamo stati e che abbiamo vissuto, di ciò che non vogliamo portarci oltre la soglia perché non ci piace o non ci appartiene più, di ciò che invece ci piace mantenere di noi, quindi di ciò che siamo diventati e di quali azioni personali hanno avuto un effetto all'esterno, e nel contempo centrarsi sui desideri che vogliamo concretizzare attraverso le ns. azioni.
Scrivere su un foglio di carta tutto questo e poi bruciarlo allo scoccare della mezzanotte, può essere un semplice atto rituale per rendere più consapevole il vostro ingresso nel nuovo decennio. Le gradi azioni spesso iniziano da piccoli gesti e consapevoli, seppur semplici, scelte.
Io lo farò…
Buon inizio d’anno a tutti!
mercoledì 16 dicembre 2009
NO ALLA PORNOGRAFIA SI ALLA SACRALITA’ DEL CORPO FEMMINILE!
... questo è lo slogan che ho lanciato sul mio profilo di Facebook, proponendo una provocazione ed un’azione di “disobbedienza civile”, a seguito di una mia foto rimossa dal mio album, all'interno del mio profilo... al quale possono accedere solo gli amici (se volete saperne di più leggete lì).
La foto “incriminata” non aveva niente a che vedere con messaggi più o meno velati di avance, con la pornografia imperante sui rotocalchi, sulla stessa tv di Stato, per non parlare di Internet e di portali quali Libero e Tiscali che spesso propongono nell'home page link a servizi “mondezza”. Era semplicemene una mia foto con il corpo velato da una zanzariera, ripresa in un viaggio in Tanzania..
La rimozione della foto, a mio avviso, esprime una visione profondamente maschile e maschilista della donna, che se sceglie di mostrare qualcosa di se è automaticamente “una poco di buono” o oggetto di desiderio per maschi “vogliosi”.
Dal momento che navigando su Facebook mi sono imbattuta in moltissimi profili pieni di foto e di immagini veramente volgari, pornografiche, per niente rispettosi del corpo femminile e maschile, pieni di genitali maschili in erezione... però coperti (!) ed accoppiamenti (e nessuno di questi è stato finora rimosso), evinco che, specialmente per molti uomini, il corpo femminile piace solo se sono loro a disporne!
… anche i maschietti in questo sono super manipolati da una cultura che vuole istupidirli ed ipnotizzarli!
Riflettete: se fossi stata un’attrice o una giornalista televisiva famosa e quest'estate qualche paparazzo mi avesse "sorpresa" in topless ed avesse pubblicato le mie foto sui rotocalchi, come avviene normalmente con molte "celebrità", o su Fb, questo sarebbe sembrato senz'altro stimolante, avrebbe fatto "vendere"(siamo immersi in una cultura che gode degli “scandali”!). Quando sono io, in quanto femminilmente donna, a pubblicare sul mio album una foto in cui sono tutt'altro che in topless (l'immagine era velata da una zanzariera), ecco che diventa indecenza...
Circa quarant'anni dopo la "rivoluzione sessuale", gerarchie ecclesiastiche e maschiliste hanno di nuovo ricondotto il corpo della donna ad un oggetto fruibile esclusivamente per il gusto ed il piacere del maschio, riservato comunque ad una visione esclusivamente erotica e/o peccaminosa.
I miei seminari di SessualMente 2.0 rappresentano per me, terapeuta "sui generis" che combatte una cultura che crea ad hoc disagi e blocchi energetici e psicologici, delle gocce di risveglio della Coscienza che ha necessità di riprendere in mano la sua capacità di rispondere (il vero senso della responsabilità personale), piuttosto che far reagire le menti a tutti gli stimoli che affollano le nostre vite e che ci rendono puri automi, nel mare immenso del sudiciume che fa affogare la sessualità pura, pulita, naturale...
Ebbene, nei seminari dico sempre: “noi non siamo gli abiti, ma siamo i corpi che stanno sotto gli abiti”. Ci pensate che molte persone si sentono inadeguate se solo vanno vestite in modo diverso da come l’ambiente si aspetta?
Oppure, provate ad immaginare personaggi noti, politici o di altri contesti, vestiti solo dei loro corpi, pensate che ci sentiremmo così diversi gli dagli altri, avremmo così tanto bisogno di giudicarci gli uni e gli altri?
Stare bene con la propria nudità vuol dire essere consapevoli di far parte integrante della Natura, vuol dire avere consapevolezza di essere sessuati, di essere interi (...non suddivisi in mente, pensieri, strati di emozioni spesso non identificate, pezzi di corpo di varia rilevanza...), di essere tutti uguali (...senza sdolcinerie o moralismi), ma non vuol dire necessariamente avere voglia continuamente di sesso o essere disponibili a tutte le devianze e le sporcizie che vi ruotano intorno!
Per le religioni patriarcali che si basano sulla Bibbia è talmente ossessiva l’attenzione sul coprire le nudità e sul non riconoscere la sessualità come parte di un Amore divino, universale o che dir si voglia che, nella Genesi, la “cacciata dal paradiso terrestre” è espressa con la frase: “si avvidero che erano nudi ed ebbero vergogna…”. Io questa vergogna l'ho abbandonata da molto tempo, e questa pulizia nel rapporto con il proprio e l'altrui corpo é una delle cose che trasmetto nei miei seminari...
…che dietro tutto questo si celi la grande paura di gestire esseri consapevoli che risultano meno condizionabili ?!
... come si suol dire "io la butto lì"... e buone riflessioni a tutti!
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lunedì 14 dicembre 2009
... PER CHI MI HA ASCOLTATO SU RADIO ROCK
Il 4 dicembre scorso sono stata ospite di Radio Rock, nello spazio serale di Margus. Ho saputo (da messaggi su Fb, e-mail, etc.) che molti mi hanno seguito, sia dalle frequenze radiofoniche romane che in streaming.
Di cosa ho parlato? ma di SessualMente, una delle mie passioni!
Con questo post, semplicemente ringrazio tutte le persone, conosciute e sconosciute, che hanno ascoltato.
Buona vita a tutti!
Di cosa ho parlato? ma di SessualMente, una delle mie passioni!
Con questo post, semplicemente ringrazio tutte le persone, conosciute e sconosciute, che hanno ascoltato.
Buona vita a tutti!
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