lunedì 24 giugno 2013

Alla scoperta della sessualità femminile

Ho deciso di lanciare all'inizio di luglio un mio nuovo seminario, "Onorare la femminilità: Viaggio interiore alla scoperta del modo originario di vivere la sacralità della Dea che é in ogni donna", dopo anni di esperienze individuali e con gruppi chiusi di donne che volevano trasformare il rapporto con la loro femminilità e con la loro energia sessuale.
   
 Questa esperienza, pertanto, è rivolta solo alle donne.  Utilizzo pratiche Tradizionali del mondo celtico, tantrico, Nativo americano, Inka e Tolteco e strumenti di bioenergetica che us da molti anni in terapia e nei gruppi esperienziali, con lo scopo specifico di ri-conoscere la propria interezza, onorabilità, piacere  e passione nell’essere femmina.

 La sessualità femminile è stata allontanata dalla sua manifestazione sacrale a causa dei tanti condizionamenti patriarcali.  Per riaprirsi a questo, è necessario prima conoscere quante e quali potenzialità (legate all’energia ed il piacere sessuale) ha il corpo femminile. Per tornare ad essere “totali” è indispensabile riconoscere ed imparare ad usare le potenzialità creative dell’energia sessuale, in tutte le sue manifestazioni.

 Nelle culture matriarcali le donne hanno una grande influenza nella vita comunitaria, anche in virtù della loro più diretta connessione con l’aspetto energetico della realtà e della Natura. Ed è stata proprio tale consapevolezza ad indurre "scientificamente" le culture patriarcali a bloccare progressivamente l’espressione del femminile nelle sue molteplici manifestazioni e forme. Ad esempio, il ciclo mestruale è stato associato al senso di sporco e di vergogna, al pari dell’espressione della sessualità; nelle civiltà tradizionali, invece, il periodo mestruale era ed è considerato sacro, un momento in cui le capacità creative ed intuitive possono esprimersi nella loro completezza.

E’ molto importante, anche nella cultura latina, sperimentare una modalità diversa di vivere la fase mestruale, l’esperienza interiore della sua ciclicità mensile, e il vissuto della menopausa collegato intimamente alla saggezza tutta al femminile.

Vi aspetto numerose il 13 e 14 luglio a questa esperienza di contatto col femminile sacro!

domenica 9 giugno 2013

Il mio "grosso grasso matrimonio ... Graco-Tarozzi" alle Hawai'i!



Molti lettori e amici mi hanno chiesto che tipo di rito è stato il mio matrimonio hawaiano.


E’ stata una celebrazione sacrale dell’UNO: unione tra noi esseri umani e la Natura a cui Kalani Souza, l’uomo/maestro della tradizione Kahuna che ci ha sposati, ha chiesto rispettosamente il permesso; unione tra due cuori e due energie, la mia e quella di Giancarlo; unione tra noi due sposi e la gioia degli amici che hanno partecipato personalmente o a distanza; unione tra noi e il cibo di cui quella stessa Natura è stata testimone, sin dalla sua preparazione. 
Per descrivervi quello che ho vissuto con Giancarlo, nel nostro matrimonio hawaiano, preferisco parlarne usando il tempo presente perché non è e non voglio che diventi solo un ricordo della mente, ma che rimanga un’esperienza di connessione profonda e reale che cambia ogni giorno il mio quotidiano …
Comincio con ordine:
Kalani prepara il luogo in cui alle 12:23 esatte (momento in cui quel giorno l’energia del Sole e della luce è al suo picco massimo) celebrerà il matrimonio. Pone un tappeto di bambù sotto tre alberi, tre grandi tronchi della felicità, su cui celebreremo il nostro rituale.
Lo seguiamo in riva al mare, in questo luogo sacro scelto da lui, frequentato dagli hawaiani e che pochi turisti conoscono. Un luogo in cui si incontrano l’energia del fiume che scende da uno dei tre grandi vulcani di Hawai’i e l’oceano.
 Ci racconta la leggenda dell’uscita dall’acqua delle prime forme vitali e poi via via fino all’essere umano …
Ci benedice con l’acqua dell’oceano, ci scambiamo le collane di fiori (Lei), simbolo di connessione con l’Alo-ha, ossia condivisione (alo) gioiosa (oha) dell'energia vitale (ha), amorevole e compassionevole, nel presente (alo).
Ci invita a seguirlo fino al tappeto, posto sotto gli alberi, e camminando prepara per noi il percorso sacro e protetto della nostra unione.
Lì, prima Elizabeth Jenkins ci guida a creare un uovo di luce nel modo andino, poi Kalani ci avvolge in un telo bianco. Recita le sue invocazioni in lingua hawaiana, canta una preghiera suonando l’ukulele (piccola chitarra tipica hawaiana), ci fa scambiare gli anelli ricordandoci che nell’antica Roma l’anello (la cosiddetta “fede”) veniva usata dagli schiavi come segno di riconoscimento del padrone di appartenenza, e che poi è diventato costume delle mogli per indicare il “possesso” del marito, e che usarli nella tradizione Hawaiana (dove é inconcepibile la sola idea di "possedere" un essere vivente o men che menoun partner) ovviamente non ha questo senso! Ci ricorda anche che, prima che si insinuasse il senso di vergogna e del falso pudore, i matrimoni hawaiani prevedevano anche che la coppia facesse l’amore sullo stesso tappeto in cui poco prima era stato celebrato il matrimonio, mentre parenti e amici festeggiavano intorno.

Passato e presente si uniscono, col senso di un cammino che ci spinge oltre, un po’ più in là, nell’arco della Vita!

lunedì 3 giugno 2013

Vuoi sperimentare la tua sessualità senza timori né vergogne? Vuoi affrontare e trasformare le difficoltà relative alla tua sfera sessuale?

Qualche anno fa ho scritto "SessualMente" con l'intenzione di aiutare tutti quelli che necessitano di qualche piccolo/grande consiglio per conoscere a fondo la propria sessualità. In questo ebook propongo una serie di punti di vista, di stimoli, di domande e soprattutto di tecniche ed esercizi che faciliteranno un cambiamento nella direzione voluta. Questo testo, pertanto, non vuole essere un semplice manuale del “come fare” nell’area della sessualità, ma ha anche presupposti teorici, che spaziano da un approccio psicologico a quello corporeo, da quello energetico a quello esperienziale.
Con la psicanalisi, a partire dalla fine del 1800, il concetto di sublimare (e sostanzialmente deviare) un’energia prorompente come quella sessuale era sembrato un buon compromesso per tenere dormienti sia la vitalità che molte funzioni psico-organiche dell’essere umano. D’altra parte, molte patologie legate alla personalità (isteria, nevrosi ecc.) risultavano, e risultano ancora oggi, essere dirette discendenti dei condizionamenti mentali e della repressione della vita sessuale dell’individuo, fin dalla nascita. Infatti molte persone hanno problemi a conoscere la propria sessualità fino in fondo.
La maggioranza delle difficoltà relative alla sfera sessuale hanno origine nella mente dell’individuo; solo una minima percentuale deriva da reali problemi fisico-organici. In genere, chi incontra queste difficoltà, in prima battuta, tende a cercarne le cause nel funzionamento del proprio corpo, come se questo fosse separato dalla propria psiche, dalle proprie modalità di relazione con altri individui e con eventi della propria vita.