giovedì 24 settembre 2009

FEDELTA' E AMORE

Nei giorni scorsi mi è capitato di leggere una notizia interessante sui messaggi che un animale come il cane utilizza con l’essere umano.
Sapete qual è realmente l’obiettivo del cane quando lecca il viso o le mani dell’essere umano? Secondo gli etologi, si tratta di un atteggiamento di sottomissione per ricevere cibo in cambio, così come fa con il capo branco quando si trova nel suo habitat naturale. Quindi, quello che l’essere umano interpreta come bacio o comunque dimostrazione di affetto, in realtà è una modalità di sudditanza che mira ad ottenere nutrimento.
Il cane è l’essere fedele all’uomo per antonomasia.
Questa notizia mi ha richiamato alla mente un mio precedente post dal titolo “Amore, gelosia e libertà di orgasmo”.
Anche nella vita dell’essere umano, essere fedeli, in realtà, vuol dire essere sottomessi a qualcosa (es. idee) o a qualcuno (es. partner, capo, etc. etc.).
Nella persona, dunque, la sottomissione non implica una scelta libera, ma condizionata da un bisogno esterno od interno (protezione, attenzione, adulazione, raggiungimento di uno scopo professionale, etc. etc.).
Quante persone instaurano con il proprio partner un rapporto basato sulla sottomissione o fedeltà tacita, pensando che sia Amore. Quanti, invece, si promettono di condividere (dividere insieme) partendo da realtà diverse ma paritarie e complementari?

PER SHARMA YOGI


Lo scorso 16 settembre è morto SHARMA YOGI. E' stato uno Yogi della via tantrica che per me è stato una guida su più piani e con il quale ho avuto la fortuna di condividere esperienze fino allo scorso 15 agosto... strani giochi della Realtà...
Ci siamo salutati ripromettendoci di incontrarci di nuovo tra qualche mese nel suo ashram insieme ad altri amici, invece ha scelto di andarsene serenamente mentre leggeva il suo libro di meditazione...

Ciao Sharma Yogi e grazie col cuore per tutto ciò che mi hai trasmesso e per la tua presenza tutt'ora.
L'ultimo tuo grande insegnamento, per me, è stato che il domani non esiste realmente e che ciò che si rimanda oggi non è affatto certo che possa accadere domani.
Il non attaccamento che tu ripetevi come un mantra ora mi impedisce di rimanere nell'emozione della tristezza per questo distacco, gioisco perché che adesso sei leggero e pieno di Luce più che mai!
Prema Devi

martedì 22 settembre 2009

NUDO E' BELLO!

La scorsa settimana mi trovavo in una stupenda spiaggia della Sardegna sud occidentale e, prendendo il sole in topless, mi sono ritrovata ad osservare, divertita, i vari sguardi più o meno furtivi di altri bagnanti.
L’atteggiamento furtivo mi ha fatto riflettere sul condizionamento che molte persone subiscono circa la propria nudità e quella altrui.
Molti hanno disagio e provano vergogna a vedersi nudi. Pertanto, vedere anche solo due seni "svestiti" al sole rende necessario il “far finta di non guardare” o “sbirciare” quando la propria partner ha gli occhi rivolti da un’altra parte.
Cosa ci hanno fatto per farci provare vergogna della nostra stessa natura fisica, del nostro corpo?
Da bambini nessuno di noi ha provato vergogna del proprio corpo nudo, fin quando dal “mondo dei grandi” non ci è arrivata l’informazione, molto spesso non spiegata, che farsi vedere nudi non sta bene, come anche guardare il proprio corpo e i propri genitali.

Molte devianze sessuali sono la conseguenza di veti, di senso di sporco, peccato e vergogna che condizionano la vita di alcuni esseri umani fin dalla nascita.
Ha senso coprirsi il corpo con gli abiti quando la nostra pelle sente freddo e quando il contesto non consente di stare nudi. Non ha senso provare vergogna nei luoghi e nei momenti in cui questo è possibile.
Immaginate quante meno devianze sessuali potrebbero sorgere in un mondo dove si è abituati a stare nudi… la pornografia attraverso la carta stampata o la Rete non avrebbero motivo di esistere, scomparirebbero molti problemi e blocchi nell’area della sessualità, tipo voyeuristi ed esibizionisti che, nel mondo del pudore e del peccato, si divertono e si eccitano nel mostrare i propri genitali all’ignaro passante di turno!