domenica 5 febbraio 2012

IMENE ARTIFICIALE: LA RICERCA DELLA VERGINITA' PERDUTA!

Da qualche giorno, in Cina è vietata la vendita online dell'imene artificiale (si sono accorti che può causare serie infezioni), diffusamente acquistato in rete per "falsificare" la verginità perduta della donna.

L'assurdità è che le "acquirenti" si stanno ribellando a questo veto perchè temono per il loro futuro coniugale.
Infatti, in molte parti della Cina i rapporti sessuali pre-matrimoniali non sono ben visti, ovviamente dal contesto sociale profondamente patriarcale, pertanto l'imene finto permette di avere una vita sessuale attiva senza che questa interferisca con l'opportunità di "trovar marito".

Incuriosita dalla notizia, ho effettuato anch'io una ricerca in rete del prodotto, e persino su Ebay ho scoperto molti shop, anche italiani, che lo vendono (la foto pubblicata è tratta proprio da un sito che propone imeni artificiali!).

Questo è un esempio di cosa può provocare una società bacatamente maschilista che propone e condiziona machiavellicamente le persone a vivere obbedendo a questi stereotipi: la femmina accalappiauomini che per ottenere ciò che vuole è disposta a fingere e a raggirare il maschio; il maschio indotto a pensare così "quando conquisto una donna, quella donna diventa mia e nessun altro uomo prima di me deve averla posseduta" (riporto un linguaggio che spesso ho sentito usare...). 

Fingere, accalappiare, conquistare, possedere, come i miei allievi di SessualMente ben sanno, sono tutti stereotipi di azioni di una cultura patriarcale che rende l'essere umano un automa in balia solo dei suoi genitali.

Ma dove sta l'energia del cuore e l'Amore in tutto questo?
Se si pensa di poterlo trovare in un imene più o meno intero siamo proprio messi male...

mercoledì 1 febbraio 2012

LA NOTTE DELLA RINASCITA DELLA LUCE...

La festa che per i cattolici si chiama Candelora è nata in sostituzione di un' antica festa irlandese preesistente, della tradizione celtica, denominata Imbolc (uno degli otto sabbat). E si celebra proprio questa notte. Essa segnava il passaggio tra l’inverno e la primavera ovvero tra il momento di massimo buio e freddo e quello di risveglio della luce.
Era tradizione celebrare la festa accendendo candele, proprio per simboleggiare il risorgere della luce. Poiché la festa era sotto gli auspici della dea Brígit, si trasformò nella ricorrenza di Santa Brigida.
Mentre, nel mondo romano la Dea Februa (Giunone) veniva celebrata alle calende di febbraio.
Perciò questa notte, nel passaggio tra l'oscurità (che è anche il nostro lato oscuro, il nostro inconscio) e l'inizio della luce, un augurio a tutti noi di fare luce consapevolmente sulle nostre zone d'ombra che sono un gran conforto ed insieme una forte frenata nel nostro percorso di "risveglio"!