Questa notte sarà la notte più
lunga dell’anno, ossia con le ore di buio maggiori. Per chi vuole dare un senso
consapevole ai cicli della Natura, da sempre questa notte, ossia il Solstizio
d’inverno, è stata vissuta come “congedo” dal periodo di oscurità per dare il
benvenuto alla nuova alba, intesa come riemersione della luce interiore. E’ il
momento di aprirci alla rinascita, al nuovo che emerge e cavalcare fino in
fondo e con passione l’onda che avanza lasciando il fondo e portando in alto
l’aspetto più leggero… le gocce d’acqua spumeggianti, piene di vita e capaci di
creare interessanti giochi di forme sulla sabbia, sulla nostra vita quotidiana.
Ho avuto il privilegio di
attendere il sorgere del nuovo Sole dentro il cerchio di pietre di Stonehenge ,
in Inghilterra, sia nel solstizio d’inverno che nel solstizio d’estate e quelle
esperienze sono scolpite dentro come momenti di lucida consapevolezza di ciò
che sono...
Il nuovo Sole può mettere da parte
oscurità e tristezze. Il Sole dorato, quando illumina la Terra e tutto
ciò che essa ospita, riscalda e accende come il fuoco.
Nella Tradizione celtica la festa
di Yule, del solstizio d’inverno è collegata alla celebrazione della morte –la notte
più buia- ma anche al rinascere della vita, grazie proprio alla trasformazione
della morte che, gradualmente, lascia emergere la nuova luce. E questo fa parte del vivere con Passione la vita!
Ognuno di noi può riferire questo
passaggio alla propria vita, per accompagnare “da sveglio” l’apertura al "nuovo" che avanza, prendendo in mano il coraggio di voltar pagina, lasciando andare ciò che conosciamo già. Se
vogliamo fare entrare nuova luce in una stanza buia, dobbiamo necessariamente aprire
le porte…
Buon Solstizio a tutte e tutti!
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