Sono di ritorno da un’esperienza di
qualche giorno in un villaggio naturista a Cap D'Agde, in Francia.
La particolarità di questo
posto è che si può camminare naturalmente e tranquillamente nudi non solo vicino al mare, ma anche per le strade, nei market e nei negozi vari.
Un’esperienza di questo genere è
un’opportunità ulteriore per destrutturare il modo di viversi il corpo e di
interagire con altri esseri umani di qualsiasi età, senza vergogne, pudori e anche
con la curiosità genuina di guardarsi, perché no, come fanno naturalmente i
bambini. Un modo meno ipocrita di altri contesti naturisti in cui so che
guardare il corpo di altre persone nude, anche a distanza non è considerato “buon
costume”.
Recuperare la naturalezza tipica
dei bambini che osservano, guardano per conoscere o meravigliarsi, senza
giudizi e pregiudizi, lo trovo un modo sano di sentirsi dentro il corpo e
questo è un passo importante per poi potersene disidentificare.
Come esseri umani
consapevoli abbiamo la possibilità di riconoscere di avere un corpo come
strumento per fare esperienza, ma non siamo il corpo. Allo stesso modo abbiamo
una mente come strumento per elaborare le esperienze che viviamo, ma non siamo
la nostra mente…
Questo è il percorso fondamentale
anche per poter trasformare realmente e guarire problemi fisici o emozionali.
La fisica quantistica ci insegna
che l’osservatore ha la capacità di cambiare e quindi creare la realtà.
Pertanto, quando osservi cosa e come vivono il tuo corpo e la tua mente, hai già
messo le basi per sostituire condizionamenti malati che imprigionano con
abitudini sane che rendono più leggeri e liberi!
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