La volontà e la spinta per crescere ed equilibrare la tua energia
vitale non implica necessariamente partire dall’avere problemi o
disagi interiori.
Una molla per rimanere o riprendere l’onda della trasformazione continua, come essere vivente, è riconoscere, risvegliare ed
onorare la tua energia luminosa, a partire da quella sessuale, la primaria sorgente di nutrimento.
L'essere umano è come un albero che prende linfa dalla terra grazie alle radici e che, attraverso il tronco, fa incontrare questa energia con quella che arriva dal sole attraverso le sue foglie. Sono fondamentali entrambe le sorgenti di energia perchè l'albero rimanga in salute.
Essere consapevoli ed espandere le percezioni del
corpo, dare loro poi un significato attraverso la mente e collegare i due piani
attraverso l’energia del cuore è ciò che accade ad esempio nel Touch of Passion.
E’ un’esperienza corporea che però può portare molto al di là delle percezioni
del corpo.
Il Touch of Passion, innescando una condizione orgasmica totale può portare chi è
pronto ad un’esperienza energetica molto intensa a al risveglio della Kundalini,
riconnettendo, in modo diretto ma graduale, energia sessuale, guarigione da blocchi energetici
ed espansione dell’energia, in tutte le direzioni e su diversi piani dell’esistenza.
Nelle culture matriarcali che molti ancora definiscono “primitive”,
un’esperienza come il Touch of Passion viene vissuta da tutti gli adolescenti
in un vero e proprio rito di passaggio, perché possano fiorire nel loro rapporto
con l’esterno in modo quanto più consapevole possibile e collegando l’energia
sessuale (area genitale) a quella del cuore (centro del petto) e a quella più
direttamente connessa alla propria natura spirituale (sommità della testa).
In genere questa trasmissione è compito deputato alla donna. Non esiste disparità tra maschi e femmine, ma semplicemente una divisione di ruoli e compiti.
Tracce di tali culture sono fortunatamente ancora vive in diverse
parti del mondo. Sono portatori di una saggezza direi “illuminata” che niente
ha a che fare col concetto di primitivo, in senso negativo e involutivo. Semmai
è proprio l’essere umano “occidentalizzato” che ora ha bisogno di riprendere la
sua natura evolutiva, ripartendo anche dagli insegnamenti di quegli esseri
umani considerati “primitivi” e che ricordano ancora il senso della vita reale.
Nessun commento:
Posta un commento