Condivido un post di Giancarlo Tarozzi sull'esperienza sciamanica "Il Ponte di Nuvole" pubblicato sul sito di sciamanesimo.
Il 12 marzo è in programma vicino Roma e quest'articolo risponde alle curiosità e domande di quanti stanno chiedendo di cosa si tratta...
Nelle tradizioni sciamaniche, in cui tutti i momenti
significativi dell’esistenza sono sanciti da un Rito di Passaggio, un rituale
che consente di consapevolizzare e integrare le trasformazioni interiori
provocate dagli eventi della vita, ognuno di tali momenti viene definito come
una vera e propria “morte” iniziatica.
Muore il bambino perché nasca l’adolescente, muore
l’adolescente che entra nella vita sessuale matura, e così via…
Uno dei Riti di Passaggio fondamentali è, ovviamente, quello
che viene celebrato quando qualcuno muore nella nostra esistenza: si tratti di
morte fisica, oppure di allontanamento e separazione. Questo rituale
antichissimo, giunto a noi attraverso le culture estremo orientali del Vietnam
e della Cambogia, si chiama Ponte di Nuvole. Per mezzo di questo rituale
vengono sciolti tutti i legami residui che, come dice la parola stessa,
“legano” reciprocamente alla persona od all’animale che è morto nella nostra vita.
Questo permette ad entrambi di proseguire nel proprio percorso con una libertà
molto maggiore. In Occidente, invece, tutta la cultura sembra proporre di
stimolare l’attaccamento, il legame, la dipendenza nei confronti di chi non è
più presente: riti funebri, celebrazione annuale della morte di persone care,
pellegrinaggi al cimitero non fanno che legare chi si trova ormai su un altro
piano dell’esistenza da cui viene continuamente richiamato indietro. Sotto
l’apparenza dell’amore si nasconde invece un invito all’egoismo, al voler
possedere, all’attaccarsi al ricordo… tutto questo non fa altro che allontanare
dal momento presente e rinchiudere in una dipendenza sempre più forte nei
confronti di ciò che è stato. La stessa cosa vale, ovviamente, quando per morte
si intenda una separazione, un divorzio, una rottura: anche in questo caso chi
ha vissuto questo evento traumatico non è affatto aiutato a liberarsi del
ricordo e andare oltre, ma si ritrova spesso prigioniero di un’immagine di
qualcosa che non esiste più.
E tutto questo viene definito amore. Nelle culture
spirituali con il termine Amore si intende un moto che parte dal cuore e va
verso l’esterno; si parla di Amore Universale, di Amore come principio divino,
come manifestazione diretta della realtà. Qualcosa di completamente diverso
dall’uso quotidiano che troppo spesso si fa della parola: ti amo perché… perché
sei mio o mia, perché mi piaci, perché provo attrazione sessuale nei tuoi
confronti, perché ho bisogno di te, perché voglio invecchiare insieme a te… Il
cuore, lo spirito non ha motivi. Ama perché non può fare a meno di farlo,
perché è sua natura farlo. Ogni volta che il termine amore è seguito da un
“perché”, si tratta di qualcosa di completamente diverso, qualcosa di mentale.
E allora… ci si convince che amare una persona che è morta
nella propria vita significhi legarla ancora con i ricordi, con la sofferenza,
con il dolore. Legarla… quindi, imprigionarla. Tutti quelli che nel secondo
training della Caccia all’Anima hanno sperimentato il rituale del.Ponte di
Nuvole si sono resi conto di come, una volta che i vincoli, i lacciuoli della
mente, vengono dissolti quello che rimane, se rimane qualcosa, è una pura ed
assoluta manifestazione del cuore: l’amore, insomma.
E celebrare questo tipo di rituale nei confronti di una
persona o di un animale che non è più in vita, che ha lasciato il corpo,
significa, oltre a liberare se stessi dalla sofferenza, aiutare l’altro a
proseguire il suo cammino nelle nuove realtà, nei nuovi piani che sta
sperimentando, senza essere ostacolato o richiamato indietro dalla sofferenza e
dall’attaccamento camuffati da amore.
Questo discorso può sembrare duro ed arido, in realtà è
esattamente il contrario: rendersi conto della differenza profonda che passa
tra l’espressione del cuore ed una manifestazione dell’attaccamento mentale
offre una vera possibilità di scoprire e sperimentare il significato più
profondo della parola Amore.
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