Pubblico quest'articolo di Giancarlo Tarozzi. Vi invito a leggerlo per cogliere altri spunti sul significato delle iniziative proposte sul risveglio e l'espansione dell'energia sessuale...
Nelle culture Tradizionali i momenti fondamentali della vita
venivano accompagnati da Riti di Passaggio che permettevano di gestire a
livello sia consapevole che energetico, tutte le trasformazioni che
ogni “morte” della fase precedente poteva determinare.
Nascita, fine dell’Infanzia, Adolescenza, Sessualità, ingresso nella
comunità degli adulti etc. fino alla morte fisica, ognuno di questi
momenti era profondamente integrato nell’individuo.
Nelle culture Occidentali, purtroppo, tutto questo è andato quasi del
tutto perduto: oggi Rito di Passaggio può essere la festa di laurea,
oppure prendere la patente, con il mutamento di status conseguente.
Per quanto riguarda in particolare la Passione e la Sessualità,
accedere a questa sfera fondamentale della propria vita in maniera
rituale e consapevole fa sì che ancor oggi, nelle sparute comunità
matriarcali tuttora esistenti (quali Hopi in Arizona, aborigeni in
Australia, etc.( il concetto stesso di trauma o perversione sessuale sia
virtualmente inesistente. Il Rito di Passaggio alla sessualità , “Touch of Passion” (Rito della Passione) è stato ripreso e codificato negli
anni ’90 dallo studioso americano Frank Natale come strumento per
risvegliare il fluire dell’energia della Passione in ogni essere
vivente. In conseguenza di questo risveglio un flusso naturale di
energia inizia a vibrare in tutto il corpo, connettendo continuamente
alla passione che cura ogni cosa, fonte della vitalità stessa.
Il rituale termina lasciando il ricevente in uno stato di profonda
trance vibrazionale, che lo riporterà dolcemente allo stato di
consapevolezza ordinario, permettendogli però di continuare a
sperimentare il libero fluire dell’energia orgasmica.
Nelle persone a cui ho avuto occasione di darlo od insegnarlo sono
avvenuti cambiamenti profondi nel proprio rapporto con il proprio corpo,
la propria mente e la propria consapevolezza; un’armatura millenaria di
condizionamenti, senso di sporco e peccaminoso e sbagliato costruito da
millenni di religioni patriarcali, si è alleggerito fino a dissolversi
lasciando spazio all’energia del Cuore, troppo spesso dominata e
soffocata dalla mente.
L’Universo nel quale ci troviamo a vivere ha come principio
fondamentale la spinta verso l’armonia e l’interazione, a partire
dall’energia che a livello quantico sceglie come manifestarsi solo
quando viene osservata fino alla rete di interdipendenze che permette la
vita sul nostro pianeta, basata su un equilibrio tra tutte le sue
manifestazioni minerali, vegetali ed animali.
Su un piano più globale, questa può essere considerata una molla
fondamentale del processo evolutivo: ciò che fa male è sgradevole (agli
esseri umani non piace il sapore degli escrementi o della carne marcia
perché si tratta di sostanze nocive per noi, gli stessi sapori possono
essere attraenti per avvoltoi od insetti per cui queste sostanze sono
sane…) Il dolore, la malattia sono segnali di squilibri da risolvere per
ristabilire il corretto funzionamento dell’organismo.
Dall’altro lato, le sensazioni piacevoli corrispondono a situazioni
sane. Un animale, un cane od un gatto per fare esempi vicini a noi, sa
perfettamente quale erba mangiare quando ha problemi digestivi per
curarsi. Non ha bisogno di studiare erboristeria, è guidato dall’ascolto
intuitivo delle percezioni.
Nella razza umana, ad un certo punto, si sono sviluppati culti e
religioni che hanno iniziato ad esaltare la sofferenza come molla
evolutiva, pervertendo così completamente la relazione tra essere umano
ed ambiente. Personalmente, continuo a sostenere che un principio Divino
che stabilisse che per realizzarsi bisogna soffrire sarebbe
perfettamente di casa in un lager nazista e non certo in un’immagine di
Amore ed Armonia…
Come conseguenza primaria, tutto ciò che riguarda la sessualità e la
passione è stato reso “sporco”, “inferiore”, morali e tabù sono stati
creati per allontanare l’essere umano dal principio evolutivo e
dall’armonia con tutto ciò che esiste.
Gli insegnamenti tradizionali propongono invece un processo evolutivo
che dall’energia si è manifestato in materia per iniziare poi un
percorso verso la consapevolezza nella piena armonizzazione di Corpo,
Mente e Spirito.
Non è un caso che con rarissime eccezioni gli strumenti e le vie di
crescita più diffusi tendono invece a creare una situazione
schizofrenica nella quale la parte “spirituale” veder quasi come nemiche
le pulsioni ed i messaggi del corpo e della mente.
Se consideriamo un’immagine figurata, possiamo invece pensare a corpo
come veicolo per agire e fare esperienza e mente come computer per
elaborare i dati dell’esperienza stessa. Lo Spirito non è altro che il
protagonista di ogni esperienza, che utilizza i dati che gli vengono da
corpo e mente,
Negarli, colpevolizzarli, necrotizzarli, significa in ultima analisi
privare lo Spirito della possibilità reale di crescere e svilupparsi. Ma
questo fa esattamente il gioco di tutte quelle gerarchie che nei
millenni prosperano convincendo gli esseri umani che è possibile
realizzarsi solo affidando ciecamente se stessi ai loro esponenti…
Recuperare un sano rapporto con la propria sessualità e la propria
passione à allora il primo passo per riappropriarsi di un rapporto
diretto con il Principio del Piacere. Una persona sana, in armonia con
se stessa e con gli altri, nella piena e completa gestione della propria
passione, non avrà ovviamente nessun bisogno di cercare surrogati del
Principio del Piacere in droghe devastanti o perversioni di vario tipo…
Ho già avuto occasione di citare come esempio il Touch of Passion
come uno dei tanti modi con i quali è possibile scoprire come il fluire
armonioso dell’energia della passione sia qualcosa di molto più ampio
ed esteso di un piacere finalizzato (quando va bene) nei brevi attimi di
un orgasmo genitale…
Riaprire la propria pelle, il proprio confine con l’esterno,
significa recuperare le miliardi di informazioni che in ogni istante la
realtà ci manda, rendersi conto di essere immersi in un oceano di vita e
di sensazioni non per perdesi in esse ma per rigenerarsi, costruire le
proprie fondamenta per poi slanciarsi verso l’alto.
A questo punto è superfluo dire come le culture sciamaniche e
matriarcali, nelle quali questi concetti sono sempre stati chiari. Il 98
per cento dei problemi, dei contenuti stressogeni e delle patologie
presenti in occidente sono del tutto sconosciuti…
Ancora una volta, torna chiaro come Guarigione e Crescita siano due
sinonimi dello stesso concetto: l’armonia con tutto ciò che esiste.
Nessun commento:
Posta un commento