In questi giorni ho deciso di aderire a #Freethenipple
(“libera il capezzolo”) e di lanciare questa campagna in Italia con una mia
foto a seno nudo, invitando altre donne a seguire il mio esempio. Capisco che
mettersi in gioco in prima persona, mostrando i capezzoli, può non essere
semplice. Io lo sto facendo, oltre che per i motivi della campagna, anche perché:
1. smontare condizionamenti culturali, sociali e religiosi,
solo nocivi, va in direzione dell’esprimere sempre più la nostra preziosità ed
unicità come esseri umani “senzienti”.
Certo non può emergere quando segui “il gregge”,
abituato automaticamente a percorrere sempre la stessa strada, tanto da
riuscire anche a dormire pur camminando…;
2. usare consapevolmente elementi nuovi ed insoliti (pubblicare
la mia foto a seno nudo o quando mi spoglio in SessualMente 2.0…) in molti
provoca un momento di fermata e/o di Risveglio (uscendo per un momento dagli
automatismi mentali), in altri ancora sgomento o vergogna o imbarazzo o peggio
ancora disprezzo.
Se in questo momento ti riconosci in una reazione
emotiva dell’ultima “specie”, sappi che sei totalmente nel gioco degli
automatismi che tengono basso il livello di consapevolezza e non lasciano
spazio per volare.
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