mercoledì 16 dicembre 2009

NO ALLA PORNOGRAFIA SI ALLA SACRALITA’ DEL CORPO FEMMINILE!


... questo è lo slogan che ho lanciato sul mio profilo di Facebook, proponendo una provocazione ed un’azione di “disobbedienza civile”, a seguito di una mia foto rimossa dal mio album, all'interno del mio profilo... al quale possono accedere solo gli amici (se volete saperne di più leggete lì).

La foto “incriminata” non aveva niente a che vedere con messaggi più o meno velati di avance, con la pornografia imperante sui rotocalchi, sulla stessa tv di Stato, per non parlare di Internet e di portali quali Libero e Tiscali che spesso propongono nell'home page link a servizi “mondezza”. Era semplicemene una mia foto con il corpo velato da una zanzariera, ripresa in un viaggio in Tanzania..

La rimozione della foto, a mio avviso, esprime una visione profondamente maschile e maschilista della donna, che se sceglie di mostrare qualcosa di se è automaticamente “una poco di buono” o oggetto di desiderio per maschi “vogliosi”.

Dal momento che navigando su Facebook mi sono imbattuta in moltissimi profili pieni di foto e di immagini veramente volgari, pornografiche, per niente rispettosi del corpo femminile e maschile, pieni di genitali maschili in erezione... però coperti (!) ed accoppiamenti (e nessuno di questi è stato finora rimosso), evinco che, specialmente per molti uomini, il corpo femminile piace solo se sono loro a disporne!

… anche i maschietti in questo sono super manipolati da una cultura che vuole istupidirli ed ipnotizzarli!

Riflettete: se fossi stata un’attrice o una giornalista televisiva famosa e quest'estate qualche paparazzo mi avesse "sorpresa" in topless ed avesse pubblicato le mie foto sui rotocalchi, come avviene normalmente con molte "celebrità", o su Fb, questo sarebbe sembrato senz'altro stimolante, avrebbe fatto "vendere"(siamo immersi in una cultura che gode degli “scandali”!). Quando sono io, in quanto femminilmente donna, a pubblicare sul mio album una foto in cui sono tutt'altro che in topless (l'immagine era velata da una zanzariera), ecco che diventa indecenza...

Circa quarant'anni dopo la "rivoluzione sessuale", gerarchie ecclesiastiche e maschiliste hanno di nuovo ricondotto il corpo della donna ad un oggetto fruibile esclusivamente per il gusto ed il piacere del maschio, riservato comunque ad una visione esclusivamente erotica e/o peccaminosa.

I miei seminari di SessualMente 2.0 rappresentano per me, terapeuta "sui generis" che combatte una cultura che crea ad hoc disagi e blocchi energetici e psicologici, delle gocce di risveglio della Coscienza che ha necessità di riprendere in mano la sua capacità di rispondere (il vero senso della responsabilità personale), piuttosto che far reagire le menti a tutti gli stimoli che affollano le nostre vite e che ci rendono puri automi, nel mare immenso del sudiciume che fa affogare la sessualità pura, pulita, naturale...
Ebbene, nei seminari dico sempre: “noi non siamo gli abiti, ma siamo i corpi che stanno sotto gli abiti”. Ci pensate che molte persone si sentono inadeguate se solo vanno vestite in modo diverso da come l’ambiente si aspetta?
Oppure, provate ad immaginare personaggi noti, politici o di altri contesti, vestiti solo dei loro corpi, pensate che ci sentiremmo così diversi gli dagli altri, avremmo così tanto bisogno di giudicarci gli uni e gli altri?

Stare bene con la propria nudità vuol dire essere consapevoli di far parte integrante della Natura, vuol dire avere consapevolezza di essere sessuati, di essere interi (...non suddivisi in mente, pensieri, strati di emozioni spesso non identificate, pezzi di corpo di varia rilevanza...), di essere tutti uguali (...senza sdolcinerie o moralismi), ma non vuol dire necessariamente avere voglia continuamente di sesso o essere disponibili a tutte le devianze e le sporcizie che vi ruotano intorno!

Per le religioni patriarcali che si basano sulla Bibbia è talmente ossessiva l’attenzione sul coprire le nudità e sul non riconoscere la sessualità come parte di un Amore divino, universale o che dir si voglia che, nella Genesi, la “cacciata dal paradiso terrestre” è espressa con la frase: “si avvidero che erano nudi ed ebbero vergogna…”. Io questa vergogna l'ho abbandonata da molto tempo, e questa pulizia nel rapporto con il proprio e l'altrui corpo é una delle cose che trasmetto nei miei seminari...
…che dietro tutto questo si celi la grande paura di gestire esseri consapevoli che risultano meno condizionabili ?!
... come si suol dire "io la butto lì"... e buone riflessioni a tutti!

4 commenti:

  1. condivido pienamente la tua riflessione...e aggiungo che secondo me se il la nudità femminile e percepita solo come richiamo sessuale,è perchè è la donna avolere questo....
    mi chiedo perchè se la donna in passato ha fatto molte battaglie per avere gli stessi diritti degli uomini una volta ottenuti,ha continuato ad essere la donna che era prima.un esempio banale perchè visto che abbiamo gli stessi diritti,per gli uomini stare in spiaggia a petto nudo è normale,e per le donne no..............

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  2. Alla fin fine ognuno è libero di esprimersi come meglio crede.. credo sia compito di ogni individuo scegliere della propria vita e ricercare la propria felicità come meglio crede senza intaccare gli altri.
    Io non leggo riviste, non guardo tv e ciò che percepisco è selezionato in base ai miei interessi.
    "La mente trova ciò su cui è focalizzata"

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  3. ...miro la foto di quella donna nell'avatar e mi sovviene un gradevole sorriso di compiacimento per l'armonia delle forme: la grazia del Bello. Ora il Bello predilige le linee curve e non le rette spigolose. L'armonia delle forme, la proporzione delle linee curve. E guarda caso la figura seduta sul quel muretto possiede queste essenziali qualità fisiche. E il senso della vista, collegato all'apparato sovrasensibile dell'eros, per arcaiche reminiscenze, percepisce il tutto dirottando naturalmente i stimoli percepiti verso la sfera del piacere...diverso sarebbe se io avessi visto una figura femminile disarmonica nelle forme. E queste cose la donna lo sa molto bene. Ora la domanda che mi pongo è questa:" Perché una bella donna si spoglia? Poiché nessuno la obbliga! Perché quella donna sul muretto non porta una gonna lunga? Forse che l'uomo non la guarderebbe? Anzi, sarebbe più attratto dalla curiosità. La vera bellezza femminile non sta nel mostrare una bella coscia armonica, ma nel nasconderla per essere scoperta: questo si chiama la classe del fascino. La bellezza velata nel mistero. Poi la donna ha sempre saputo della forza e della potenza che madre natura le ha concesso: l'orchidea di Venere! Che come un miele divino sta sul tempio sorretto da magnifiche colonne! E l'uomo nella sua stupidità, prega inginocchiato pregando al profumo dell'orchidea. Una stupidità dettata dalla natura. La pornografia è il derivato di un business vecchio come il cucco. Si è semplicemente adeguato ai tempi tecnologici. Morale: si parla di pornografia come un malcostume dai risvolti pericolosi sulla mente e sulla psiche, ecc ecc... e posso trovarmi d'accordo, ma non si parla mai delle immagini che certi film propongono, come le atrocità filmate delle guerre. Nel film 'Salvate il soldato Ryan, ho visto scene sconvolgenti da far rabbrividire e disgustare tutto il mio sensibile e sovrasensibile. Ho citato questo film perché è il primo che mi è venuto in mente. Ma ogni giorno se ne proiettano a migliaia. Scusi dottoressa, preferisco un immagine pornografica. E se è vero che la donna è l'incarnazione del sorriso di un Dio, allora fate dono di questo tesoro e donatevi con intelligenza...ci sarebbe ancora molto da dire, come ad esempio di popoli tribali che della nudità non sono soggetti a innaturali aspetti, per quel retaggio che noi socialmente progrediti chiamiamo sviluppo della civiltà....buona giornata a tutti e a lei dottoressa Maria Rosa...

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    1. Sono perfettamente d'accordo sulla pornografia delle immagini violente, non sul fatto che una donna debba essere più o meno velata o coperta per esserre sensuale. Non c'é niente di più bello e sensuale di un corpo nudo, maschile o femminile che sia, quando é "indossato" da una persona altrettanto pulita dentro ed é per questo che nei miei seminari di SessualMente 2.0 il nudo é una delle prime esperienze che viene affrontata eppure... sa quanti miei colleghi si scandalizzano perché uso il mio stesso nudo per aiutare allievi ed allieve a superare i propri blocchi e tabù? Io non dimentico mai per un solo momento di essere sempre nuda, anche sotto gli abiti, né che il vero abito che indosso é il mio corpo e non i panni che lo ricoprono... Eppure... Google, su richiesta di qualche "benpensante" ha recentemente rimosso il mio avatar precedente, l'immagine di un mio seno nudo che usavo ormai da anni... La vera pornografia é nella mente di chi si W"scandalizza" di fronte ad un seno mostrato da una donna liberamente e non da un'industria maschilista

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