venerdì 4 gennaio 2013

AMORE, GELOSIA E LIBERTA' DI ORGASMO



Spesso nei miei seminari di SessualMente 2.0 le mie allieve mi chiedono: “ma tu non sei gelosa per il fatto che molte donne cercano il tuo compagno? Non hai paura che qualcuna prima o poi te lo rubi ?…”.
Io le ho risposto che, se fossi gelosa o avessi paura di perderlo perché qualcuna potrebbe “portarmelo via”, sarei un modello di perfetto egoismo e considererei il mio partner una persona incapace di decidere e scegliere con chi condividere la sua vita (… e se fosse realmente così non mi interesserebbe come persona). Non provo gelosia perché non considero il partner una mia “proprietà”, quindi non posso che provare gioia nel sapere che altre donne lo cercano, ne sono attratte, desiderano probabilmente un rapporto sessuale con lui e… magari ci riescono. Dopo tutto, un orgasmo è un puro piacere fisico che nutre energeticamente le persone che lo vivono.
Sentimento d’amore e orgasmi non sono per nulla due esperienze equivalenti. Si può vivere un orgasmo senza essere innamorati della persona con cui si sta interagendo sessualmente. Di contro, è una gioia ed un completamento avere rapporti sessuali con la persona che si ama.
Volere il bene della persona che amo per me significa difenderla da chi vuole farle del male e non da chi, in ultima analisi, vuole scambiare esperienze piacevoli, perché no, anche sessuali.
Cosa significa fedeltà sessuale in relazione ad un rapporto di amore tra partner? Vuol dire non rapportarsi da uguali, non basarsi sulla scelta libera e sul rispetto reciproco dei sentimenti e non ha nulla a che vedere con il sentimento di amore che due persone possono condividere.
Nelle culture patriarcali, la fedeltà, soprattutto da parte delle donne nei confronti degli uomini, è molto diffusa. Anche tra le donne più emancipate, aleggia questo modo di rapportarsi all’altro sesso, seppur come fantasma da combattere!
Avete mai fatto caso, ad esempio, che la “scappatella” sessuale extraconiugale del maschio è statisticamente più tollerata di quella della femmina? Se anche solo nell’inconscio non dimorasse quel condizionamento atavico che l’uomo è potente… quindi letteralmente “può”, laddove la donna non può… probabilmente non sarebbe così.
Come può essere espressione di amore un atteggiamento che parte dal non riconoscimento dell’uguaglianza tra esseri umani ? Uomo e donna sono esseri complementari che si integrano negli aspetti in cui sono reciprocamente differenti. Pensiero banale, ma assolutamente realistico!
Il vero sentimento di amore incondizionato non può essere legato a comportamenti specifici o codificati socialmente, come la fedeltà, semmai al voler condividere una parte della propria vita, o anche tutta, con una persona. Questo, con la consapevolezza che se succede che uno od entrambi i partner vivano orgasmi o esperienze sessuali con altri, senza che esserne coinvolti sentimentalmente ciò non vuol dire che l’amore scompare ma che si tratta di una relazione tra due esseri liberi.
A me capita quasi ogni giorno di rinnovare il mio amore verso la persona con cui ho scelto di condividere la mia vita. E questo amore può solo rafforzarsi nella scelta continua di preferirsi rispetto ad altre relazioni sentimentali possibili, senza bisogno di "controllare" i genitali del partner nel timore che possa preferirmi qualcun’altra.
Quante persone ho conosciuto, conosco e ho incontrato come terapeuta e nei miei seminari di “SessualMente 2.0”, che usano l’infedeltà come un alibi per non guardarsi dentro e non confrontarsi da pari nella propria relazione sentimentale!
Tutto cambia quando ci si innamora e si costruisce una vita insieme con la persona con cui si condividono, anche se magari non in esclusiva, anche gli orgasmi sessuali!

5 commenti:

  1. Ciao Maria Rosa,
    leggendo questo post, il primo impatto è "strano",forte direi quasi che scandalizzi in quanto penetra nell'io come un pugno nello stomaco. Poi mi sono fermato a riflettere, e una volta interiorizzato del tutto mi sono reso conto di quanto in realtà è fondamentale riuscire ad avere un approccio sentimentale di questo genere, riuscire cioè ad appropriarsi del sentimento nel senso più puro e originale del termine, lasciando che l'io muoia nel suo egoismo e rinasca nell'appartenenza di amore verso l'altro.
    Certo ci sono anni e anni di educazione tradizionale che andrebbero rimossi dalla nostra cultura ma senza ombra di dubbio quasi certamente un approccio del genere salverebbe un mare di matrimoni che invece naufragano a causa di una prospettiva alquanto egoistica dell'amore.
    Tu hai il coraggio di scrivere apertamente, mentre molte donne e uomini che magari storceranno il muso leggendoti, sono coloro che in maniera incoerente vivono, e perchè no, anche appagati, esperienze simili. Grazie per il valore del tuo blog molto utile per la rilettura di molte esperienze di vita.
    Un amico.

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  2. Caro amico, so che il primo impatto per molti può essere stato il sentirsi scandalizzati per tale pensiero, con annessi giudizi sulla mia persona! Dal mio punto di vista l’unione e la scelta tra due persone che si amano diventa sacra (molto al di là delle convenzioni sociali). Ha senso che questa sacralità si smonti solo perché i corpi delle persone che condividono un sentimento di Reale amore continuano a vibrare e a sentire la spinta sessuale quando si trovano insieme ad altri corpi? Se in una coppia non c’è sintonia sessuale ma c’è amore reciproco, bene, si lavora insieme per creare questa sintonia (la sintonia non è un miracolo che piove dall’alto, va costruita, al di là delle attrazioni puramente fisiche tra due corpi). Se in una coppia c’è sintonia sessuale, condivisione di Amore e si sceglie reciprocamente di viversi un contatto sessuale con un’altra persona, non è necessario nascondersi e questo, semmai avvenisse, non “sporcherebbe” la relazione d’amore, il sentimento, perché il corpo dell’altro non è un mio possedimento, come anche la sua mente, i suoi pensieri. La condivisione di cuori è su un altro piano, un’altra ottava musicale! Se in una coppia c’è sintonia sessuale ma non c’è amore allora per chiarezza va chiamata relazione sessuale, non relazione sentimentale e la si vive fin quando l’attrazione e la passione sessuale finisce. Quante persone si uniscono perché pensano di amarsi, invece questo amore pian piano diventa sempre più condizionato e pur di non sciogliere la relazione si imbarcano in squallide storie di “amanti” così da avere un alibi perfetto per non vedere… fuggendo. Quante persone si lamentano che il marito o la moglie sono infedeli, ma preferiscono questa condizione piuttosto che guardarsi dentro, chiedersi se sono ancora interessati alla relazione ed in caso di risposta affermativa cambiare realmente qualcosa dentro e nella relazione (… non mi riferisco certo a far seguire di nascosto il partner per vedere i suoi spostamenti o per ”ripicca” intessere a propria volta una relazione tra amanti, etc … ). Condividerei con te ancora molti pensieri che sono frutto di esperienze personali e professionali, ma per oggi mi fermo qui, consapevole che molti continueranno a storcere il muso, come dici tu. Altri probabilmente, dopo aver sbarrato gli occhi per lo scandalo, sceglieranno di fermarsi un attimo a riflettere e rapportare questi pensieri alla loro vita, e altri come te che avranno voglia di condividere … allora il mio “osare” avrà avuto un senso e di questo sono già felice! Buona giornata

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  3. Cara Maria Rosa,
    nel rispondere alla tua richiesta di amicizia su fb, sono stato tentato di scriverti direttamente da lì per sapere dove ci siamo conosciuti, ma poi ho visto il tuo blog e vorrei commentare questa tua condivisione. Innanzitutto (e perdonami subito il luogo comune) mi ha colpito questa tua arringa a fovore della libertà sessuale perchè viene da una figlia dell'isola dove ancora negli anni 50 l'uomo ammazzava per onore e quindi evedentemente l'aria, rispetto alle relazioni, è proprio cambiata anche nella tua bella isola. Poi mi ha colpito la tua età, 43 anni se non sbaglio, quindi la piena maturità femminile, ma anche l'inizio di quel timore di non essere più così attraenti e desiderate come prima. Capisco che hai un compagno e mi chiedo, supponendo che lui conosca questa tua liberalità di vedute, come vive la cosa, sapendo che potrebbe soddisfare i suoi desideri sessuali oltre la coppia, ma anche che deve stsre attento a non farsi coinvolgere dal lato affettivo, perchè (come giustamente dici tu) una cosa è una bella scopata e un'altra è coinvolgimento d'amore. Mi colpì molto leggendo Osho una sua visione del rapporto di coppia basato appunto sulla piena libertà, perchè finchè c'è amore, tutto il resto, anche rapporti sessuali con altri, non contano. Io ho capito che ad una certa età (io 57) si può decidere sull'amore. Certo l'attrazione comincia per motivi che nessuno sa, una persona ti pare diversa e molto più interessante di altre e e non interessa neanche sapere perchè, ma poi la decisione di dare energia alla cosa, di iniziare il rapporto, di spingere fino a raggiungere la soddisfazione massima è una scelta. Credo anche che, se questa persona è veramente così nutriente per noi stessi, occorre farlo, occorre osare, occorre mettersi in gioco e non accontentarsi di, appunto, rapporti saltuari e limitati molto alla sfera sessuale. Forse questo mio convincimento dipende anche dalla mia vicinanza alla fine della vita, non ha senso sprecare tempo e occasioni, ma lo credo fermamente, se una persona ci interessa molto, se ci da certe sensazioni, se stare insieme a lei ci nutre, se sopratutto stare lontano da lei ci fa star male, allora direi proprio che è amore e va vissuto al massimo, va concesso a questa fortuita conoscenza, a questa persona quasi estranea, la sua chance, la nostra chance, permetterle di entrare nella nostra vita e, se non andrà bene, allora tante grazie, ci abbiamo provato, amici come prima, baci e abbracci, ciao.
    Le nostre relazioni sarebbero molto più interessanti e tranquille se lasciassimo la gelosia fuori di noi, se non pensassimo alle persone come degli oggetti attualmente di nostra proprietà, se considerassimo che la libertà non si può togliere, è la cosa più sentita dall'uomo, pena una scadimento del partner ad un compiacente e insoddisfatto complemento di noi, fino a che non ne può più e se ne va.
    Nella mia attuale relazione ho condiviso con lei i miei due pilastri del rapporto di coppia: la libertà e la verità. Vanno molto a braccetto e non ci può essere l'una senza l'altra. Come posso essere sincero se non sono libero? Come faccio a sentirmi libero se non posso dire la verità?
    Non so quanto durerà nè quanto questo accordo è profondamente sentito dalla mia compagna, ma io so che potrei stare con qualcuno solo a queste condizioni, altre versioni del rapporto più "fidelistiche" o "ipocrite" non mi possono interessare. La libertà prima di tutto, la verità sempre. Ovviamente nei due sensi.
    Ovviamente finchè dura l'amore.
    Un abbraccio
    Arjava
    brusabruno@hotmail.com

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  4. Maria Rosa, sei una vera scoperta per me!
    Sto leggendo proprio in questi giorni il tuo ebook "SessualMente", e devo dire che mi appassiona molto, se questo verbo è il caso di usarrlo.
    Questo post è forse troppo avanti per me, anche se io mi reputo abbastanza aperto, quanto meno parlo di sesso e amore tranquillmente, mentre molti amici e conoscenti si imbarazzano solo al parlarne.
    Ecco, vorrei anche io arrivare, tramite un percorso ad avere una mentalità tipo la tua.
    Namastè
    Alessandro

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  5. Sono d'accordissimo con te, lo penso anche io. Il problema e' che poi metterlo in pratica diventa veramente difficile sia da parte dell'uomo che da parte della donna. Comunque molto interessante quello che hai scritto.

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