… Qualche giorno fa ho condiviso
su fb il mio desiderio che sempre più donne siano presenti nell’esperienza
SessualMente 2.0 che conduco (solitamente sono in minoranza).
Perché? Se ripenso ai miei
comportamenti e vissuti, prima di iniziare il percorso consapevole di
liberazione della mia sessualità e della mia persona da tanti condizionamenti esterni, fortunatamente non riconosco più la Maria
Rosa di molti anni fa che ad esempio aveva difficoltà a muovere il suo corpo
liberamente per paura di attrarre il “maschio” (in realtà per paura di entrare
in contatto con la sua energia sessuale), per paura del giudizio di indefiniti “altri”,
per paura di confrontarsi con le energie di altre persone.
Pertanto, oggi, quando nei
seminari dico alle donne e non solo: “se ci sono riuscita io puoi riuscirci
anche tu”, è profondamente vero e sono consapevole che questo percorso di presa
di contatto con la propria grande energia sessuale creatrice è connesso profondamente
alla guarigione non solo di propri blocchi fisici, ma anche della relazione con
se stessi e con il resto del mondo.
Riappropiandoti della naturalezza
e della bellezza di sentire il tuo corpo che vibra, senza sentirti sbagliata, che
si permette di sentire la grande fonte di energia di piacere che sta alla base dei
tuoi genitali, puoi far salire questa eccitazione e questa energia sessuale
lungo tutto il corpo fino a diventare energia orgasmica, trasformando in un
solo istante i millenni di condizionamenti patriarcali che, ad esempio, continuano a vedere
la donna come esclusivo strumento di piacere del maschio inconsapevole…
Ovviamente, di questi
condizionamenti patriarcali è vittima anche il maschio, imprigionato in altri
schemi che non gli permettono di far fiorire la ricchezza che ha dentro, per ciò
che è e non per ciò che deve dimostrare...
In questi giorni, penso che vi
sia capitato di leggere le dichiarazioni dei ragazzi indiani che avevano stuprato
e ucciso una donna “bianca”: “è stata colpa sua… ci ha provocati, ecc.”.
In questa visione malata della realtà, è colpa
della donna se subisce violenza, è colpa del calcio se non pochi “umani”
diventano violenti, oppure è colpa dell’amore che si prova per un’altra persona se molti diventano gelosi della persona che dicono di amare.
In ogni modo è colpa di un
fantomatico mondo esterno sempre cattivo e provocante, mentre le vittime che si
fanno manipolare sono sempre i buoni…. Tutto questo è "spazzatura" mentale ed emozionale che tira giù l'energia.
Ci interessa ancora difendere questi
condizionamenti? A me no e un mio desiderio grande è di poter condividere con
tante altre persone un modo più consapevole di interessarsi alla propria vita e
vitalità preziosa, a cominciare dalle donne!
Vi aspetto a Torino per SessualMente il 21 e 22 Marzo.
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