Pare che in questi giorni il vescovo della chiesa cattolica di Foligno, Arduino Bertoldo, abbia dichiarato che è colpa della donna se, col suo modo di camminare e col suo vestire provocante, induce reazioni eccessive e violente negli uomini. Indurre in tentazione è peccato...etc. etc.
Quale miglior "assist" per me a pochi giorni dalla ricorrenza dell'8 marzo!
A parte l'ironia, prendendo in prestito il titolo del famoso film di Troisi, non ci resta che piangere...
Oppure, facciamo sentire la nostra voce, il nostro dissenso nei confronti di affermazioni come queste.
Io intanto dico la mia.
Viviamo in un contesto sociale ed in un periodo storico in cui giustificazionismo da una parte e additamento dall'altra (due facce della stessa medaglia) la fanno da padroni.
Una medaglia che compra gli addormentati e li rende morti viventi.
E' scandaloso che un rappresentante di un culto religioso affermi con candore che la violenza dell'uomo è giustificata dalla presenza di questa donna capace di "stregarlo" col suo semplice esistere.
Questa persona sarebbe da far partecipare a uno dei numerosissimi gruppi di autoaiuto formato da donne che hanno subito violenze sessuali, non solo da estranei, ma anche dai loro mariti. Mi piacerebbe proprio sapere cosa direbbe loro.
E quale sarà il prossimo passo? affermare che la pedofilia praticata da migliaia di preti è colpa del bambino e della sua innocenza?
Queste affermazioni sono sintomatiche non solo di una mentalità patriarcale della più bassa specie, ma anche di una società sempre più malata.
Se fossi un maschio con le pulsioni verso la violenza, per di più sessuali, se mai avessi un barlume di consapevolezza e di conflitto interiore, mi sentirei non solo giustificato, ma anche perdonato davanti a Dio (visto che i preti si propongono come i suoi principali mediatori) per il mio istinto di passare all'azione.
Beati i poveri di spirito... ma davvero questa è stata un'affermazione di Cristo? Secondo me no.
Questa da millenni è stata la base del giustificazionismo più bieco.
Mentre altre vie spirituali propongono l'elevazione dalla povertà di spirito, sinonimo di morte interiore, nella chiesa cattolica questo è lo slogan che induce compassione in chi si sente "superiore" (e questo già è sintomatico di tante strategiche manipolazioni), che giustifica l'involuzione spirituale, la stupidità umana, l'incapacità di usare la propria consapevolezza e coscienza per il semplice motivo che in questo terreno è possibile manipolare chiunque.
L'essere umano consapevole e sveglio, maschio o femmina che sia, non è facilmente manipolabile e sa gestire con intelligenza la sua parte istintuale, perciò diventa scomodo.
Vi invito a leggere il libro "La religione che uccide" di Alessio Di Benedetto, "Il piacere è sacro" di Riane Eisler e considerare il diritto allo sbattezzo (cfr. a questo proposito: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/ ) se ciò che propone la chiesa cattolica sentite non abbia nulla a che fare con la ricerca interiore della spiritualità e della divinità. Io ho fatto tutte tre le cose!
Il pensiero di Bertoldo sottolinea in tutta la sua drammaticità, l'assoluta disuguaglianza patriarcale tra uomo e donna. In realtà questa disuguaglianza non è a favore dell'uomo, ma della donna.
Da donna affermo che non mi susciterebbe alcun interesse un uomo che, come l'animale, reagisce in preda all'istinto. Ossia: fianchi femminili con movimento ondeggiante=istinto di copulazione maschile che deve compiersi anche senza la volontà della femmina. Tutto ciò è animalesco e selvaggio, senza offesa per gli animali...
Altra chicca che ho letto sempre relativa a dichiarazioni dello stesso vescovo, tratte da un'intervista su Pontifex: "Vendola chiede a Berlusconi di cambiare stile di vita. ma lui si é guardato? Almeno Berlusconi nel peccato, non offende la regola naturale, segue la natura. Vendola offende sia il peccato che la natura e dunque sta messo molto, ma molto peggio e taccia".
E come può una persona che si considera "pastore" della sua chiesa, guidare le sue pecore verso l'autodistruzione e l'annientamento della consapevolezza e della intelligenza umana? Ovviamente la domanda è retorica e la risposta è scontata: il potere.
Visto che la festa della donna è vicina, vi propongo di meditare su come è possibile svegliare la coscienza dei dormienti e unirci in questo intento. So che siamo in tanti!
Quale miglior "assist" per me a pochi giorni dalla ricorrenza dell'8 marzo!
A parte l'ironia, prendendo in prestito il titolo del famoso film di Troisi, non ci resta che piangere...
Oppure, facciamo sentire la nostra voce, il nostro dissenso nei confronti di affermazioni come queste.
Io intanto dico la mia.
Viviamo in un contesto sociale ed in un periodo storico in cui giustificazionismo da una parte e additamento dall'altra (due facce della stessa medaglia) la fanno da padroni.
Una medaglia che compra gli addormentati e li rende morti viventi.
E' scandaloso che un rappresentante di un culto religioso affermi con candore che la violenza dell'uomo è giustificata dalla presenza di questa donna capace di "stregarlo" col suo semplice esistere.
Questa persona sarebbe da far partecipare a uno dei numerosissimi gruppi di autoaiuto formato da donne che hanno subito violenze sessuali, non solo da estranei, ma anche dai loro mariti. Mi piacerebbe proprio sapere cosa direbbe loro.
E quale sarà il prossimo passo? affermare che la pedofilia praticata da migliaia di preti è colpa del bambino e della sua innocenza?
Queste affermazioni sono sintomatiche non solo di una mentalità patriarcale della più bassa specie, ma anche di una società sempre più malata.
Se fossi un maschio con le pulsioni verso la violenza, per di più sessuali, se mai avessi un barlume di consapevolezza e di conflitto interiore, mi sentirei non solo giustificato, ma anche perdonato davanti a Dio (visto che i preti si propongono come i suoi principali mediatori) per il mio istinto di passare all'azione.
Beati i poveri di spirito... ma davvero questa è stata un'affermazione di Cristo? Secondo me no.
Questa da millenni è stata la base del giustificazionismo più bieco.
Mentre altre vie spirituali propongono l'elevazione dalla povertà di spirito, sinonimo di morte interiore, nella chiesa cattolica questo è lo slogan che induce compassione in chi si sente "superiore" (e questo già è sintomatico di tante strategiche manipolazioni), che giustifica l'involuzione spirituale, la stupidità umana, l'incapacità di usare la propria consapevolezza e coscienza per il semplice motivo che in questo terreno è possibile manipolare chiunque.
L'essere umano consapevole e sveglio, maschio o femmina che sia, non è facilmente manipolabile e sa gestire con intelligenza la sua parte istintuale, perciò diventa scomodo.
Vi invito a leggere il libro "La religione che uccide" di Alessio Di Benedetto, "Il piacere è sacro" di Riane Eisler e considerare il diritto allo sbattezzo (cfr. a questo proposito: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/ ) se ciò che propone la chiesa cattolica sentite non abbia nulla a che fare con la ricerca interiore della spiritualità e della divinità. Io ho fatto tutte tre le cose!
Il pensiero di Bertoldo sottolinea in tutta la sua drammaticità, l'assoluta disuguaglianza patriarcale tra uomo e donna. In realtà questa disuguaglianza non è a favore dell'uomo, ma della donna.
Da donna affermo che non mi susciterebbe alcun interesse un uomo che, come l'animale, reagisce in preda all'istinto. Ossia: fianchi femminili con movimento ondeggiante=istinto di copulazione maschile che deve compiersi anche senza la volontà della femmina. Tutto ciò è animalesco e selvaggio, senza offesa per gli animali...
Altra chicca che ho letto sempre relativa a dichiarazioni dello stesso vescovo, tratte da un'intervista su Pontifex: "Vendola chiede a Berlusconi di cambiare stile di vita. ma lui si é guardato? Almeno Berlusconi nel peccato, non offende la regola naturale, segue la natura. Vendola offende sia il peccato che la natura e dunque sta messo molto, ma molto peggio e taccia".
E come può una persona che si considera "pastore" della sua chiesa, guidare le sue pecore verso l'autodistruzione e l'annientamento della consapevolezza e della intelligenza umana? Ovviamente la domanda è retorica e la risposta è scontata: il potere.
Visto che la festa della donna è vicina, vi propongo di meditare su come è possibile svegliare la coscienza dei dormienti e unirci in questo intento. So che siamo in tanti!
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